Comelico, camion sulla strada stretta: protesta per i danni alle case

In via San Leonardo a Casamazzagno i residenti chiedono  di vietare il passaggio ai mezzi oltre le 18 tonnellate

Una veduta di via San Leonardo a Casamazzagno di Comelico Superiore
Una veduta di via San Leonardo a Casamazzagno di Comelico Superiore

Abbassare il limite di portata massima dei mezzi pesanti per impedire che i camion più grossi e ingombranti transitino in via San Leonardo a Casamazzagno. E poi permettere l’installazione di una telecamera di videosorveglianza per individuare chi provoca danni alle case affacciate sulla strada, urtando muri e scalini.

Lo chiede un gruppo di proprietari di abitazioni in via San Leonardo: da anni convivono con il via vai di mezzi pesanti lungo la comunale, lamentando danni provocati dai mezzi che urtano contro le pareti a causa delle ridotte dimensioni della strada. Sono state fatte proteste, una raccolta di firme, lettere dell’avvocato. Ma dal Comune, spiegano, non arrivano risposte. E la preoccupazione dei frazionisti riguarda anche le conseguenze sulla carreggiata, e sulle sottostanti tubature dell’acqua, legate al via vai di mezzi pesanti.

Il problema si trascina da molto tempo. «Il transito dei mezzi pesanti in via San Leonardo a Casamazzagno provoca danni a strutture pubbliche e private», sottolinea una delle proprietarie delle abitazioni, Graziella Minnai.

Alcuni anni fa la portata massima dei mezzi pesanti che potevano transitare lungo la strada era di 18 tonnellate, poi è stata aumentata a 24 tonnellate «nonostante la contrarietà della popolazione», sottolinea Minnai, «aumentando così nel tempo i danni alle abitazioni. È stata fatta una raccolta di firme ma non è servita a nulla».

Ancora nel 1982 i residenti di via San Leonardo avevano lamentato danni alle loro abitazioni, ma anche al manto stradale, ai muri di sostegno e alle condutture dell’acqua e della fognatura, a causa del passaggio lungo la stretta strada comunale anche di betoniere a quattro assi e camion carichi di legname. Tanto che all’epoca il Comune, con una ordinanza, aveva vietato il transito ai mezzi pesanti più di 180 quintali.

Negli anni successivi, però, il limite è stato alzato a 240 quintali e i proprietari delle abitazioni lungo la strada non hanno mancato di contestare anche problemi di infiltrazioni legati alla rottura di tubi e caditoie e alle vibrazioni legate al passaggio dei mezzi. L’attivazione dell’assicurazione del Comune nel 2017 e una perizia – contestata dai residenti perché eseguita d’inverno, con il terreno gelato – non hanno sbloccato la situazione.

L’ultimo atto formale i residenti l’hanno compiuto nel novembre scorso, con una mail al sindaco Marco Staunovo Polacco in cui si tornavano a lamentare i problemi contestati da anni e si avanzavano nuovamente due proposte: «Chiediamo che venga abbassata la portata da 24 a 18 tonnellate, come era in origine. Facciamo inoltre richiesta affinché ci venga data l’autorizzazione ad installare la videosorveglianza al civico 20 di via San Leonardo, in modo tale che, in caso di danni, possiamo rivolgerci direttamente a chi li ha provocati».

«Ma non abbiamo avuto nessuna risposta», dice ancora Minnai. «Se venisse installata la telecamera, in caso di urti contro le abitazioni potremmo verificare a chi rivolgerci, sarebbe più facile anche per il Comune. Invece non ci è stato risposto nulla. E intanto sotto la strada c’è l’acquedotto e il muro di sostegno è vecchio e potrebbe cedere». —

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