Comelico e Sappada tra le “Aree interne”

Ma Toscani e la Buzzo polemizzano: «Sbagliato dare la reggenza all’Um dei Sette Comuni»

SANTO STEFANO. «Troppa grazia»; questo il commento “a caldo” di Alessandra Buzzo, presidente dell’Um Comelico Sappada. La Regione ha riconosciuto queste valli fra le aree da inserire nella strategia nazionale per le aree interne (SNAI), peraltro dando la guida all’altopiano dei Sette Comuni.

«Si tratta di un provvedimento fondamentale, perché identifica queste zone fra quelle da inserire in un piano di sviluppo dei servizi e di valorizzazione delle potenzialità del territorio», spiega il vicepresidente del consiglio regionale, Matteo Toscani, candidato di Tosi.

La “strategia aree interne", fortemente voluta dall'UE, per frenare i fenomeni di spopolamento e abbandono delle aree marginali, prevede che siano finanziati progetti di sviluppo locale, purchè proposti e condivisi da tutta la comunità, miranti a migliorare le condizioni di vita e lavoro e di conseguenza a favorire la presenza sul territorio incrementando l'attrattività. Il fatto che sia stato scelto il Comelico è fonte di soddisfazione per gli amministratori locali, che adesso sperano in un definitivo rilancio, a partire dalla viabilità. E la soddisfazione è doppia a Sappada, perché in questa valle non arrivano i fondi Brancher.

«Si tratta di un documento assolutamente importante per la nostra terra», sottolinea Toscani, «un riconoscimento fondamentale e di grande respiro per lo sviluppo del Comelico e di Sappada. Di più, questo è un riconoscimento meritato, viste le condizioni particolari dal punto di vista geografico in cui si trovano questi Comuni, compressi tra Friuli e Bolzano; in aggiunta, questa è l’unica area del Veneto ad essere confinante con l’Austria».

Il piano di governance delle “Aree” prevede che questi territori siano inseriti in un quadro di rilancio, in modo da evitarne lo spopolamento e l’impoverimento. Nel documento approvato dal consiglio regionale, l’area identificata dalla Um di Comelico viene spronata ad incentivare l’associazionismo tra le diverse realtà presenti e su questo dobbiamo puntare. «La nostra», prosegue Toscani, «è un’area dalla visione di sviluppo abbastanza delineata e condivisa, con un forte richiamo al dinamismo. Sarà ora fondamentale che gli amministratori l continuino a lavorare in sinergia , senza divisioni, presentando all’esterno dei propri confini l’area del Comelico e di Sappada come un unicum non solo geografico, ma anche amministrativo».

Toscani, tuttavia, mastica amaro. «Siamo delusi per il fatto che non è stata data priorità, come doveva essere», spiega, «alla realtà bellunese, preferendo, in qualità di "prototipo" per attuare il progetto Snai, l'Um Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Ma, d'altronde, come poteva essere altrimenti, con ben tre assessori vicentini (di cui due relatori della delibera, ndr) e nemmeno un bellunese in giunta regionale?». Polemica elettorale? Neanche troppo.

Francesco Dal Mas

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