Commercialisti sul piede di guerra
BELLUNO. Le nuove incombenze fiscali non convincono non solo i consulenti del lavoro ma anche i commercialisti che chiedono al governo di rivedere il decreto. Due i problemi: da una parte il rischio di ingorgo per le scadenze dei prossimi mesi visto che anche loro hanno come limite di compilazione e trasmissione delle nuove comunicazioni uniche (Cud 2015) il 7 marzo, e dall’altro i possibili aumenti dei costi delle polizze assicurative, visto che spetterà ai compilatori dei modelli 730 pagare le sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci. E come per i Caf si potrebbe giungere a sanzioni di alcune migliaia di euro. «Con queste condizioni, potremmo rifiutare i clienti, ma anche invitarli a rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per farsi compilare le denunce dei redditi», dice Tiziana Tiziani, vicepresidente dell’Ordine dei commercialisti di Belluno.
«Non è costituzionale che la sanzione e gli interessi vengano accreditati al professionista che si incarica di compilare il 730 su documentazione che viene presentata dal cliente e su benefici che eventualmente vengono dati erroneamente allo stesso cliente», prosegue ancora Tiziani. «Ma questo sistema», continua la professionista, «è stato introdotto perché diventa sempre più difficile riscuotere il dovuto, vuoi perché molto spesso i contribuenti hanno perso il lavoro, vuoi perché non hanno niente e alla fine le azioni di recupero del credito diventano pressoché impossibili. Ed essendoci tempi stretti per recuperare il dovuto, il Governo ha pensato di rivalersi sui professionisti, dai Caf ai commercialisti ai consulenti del lavoro, che sono necessariamente assicurati e quindi a Roma sono sicuri di ottenere soddisfazione dalla riscossione. Ma questo sistema non può funzionare», dice Tiziani che fa presente che «se aumentano le sanzioni dovute da parte del professionista le assicurazioni avranno difficoltà a stipulare le polizze o ne aumenteranno i costi. Ma avremo anche un risvolto sulla nostra attività complessiva perché se si avranno troppe sanzioni saremo depennati dal registro degli abilitati a porre il visto di conformità, un’operazione necessaria per confermare che i documenti presentati sono regolari». (p.d.a.)
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