Completati i lavori il ristorante riaprirà la prossima estate

L’intervento di messa in sicurezza è costato 70mila euro Bonan: «A gennaio sarà pubblicato il bando per la gestione»

FELTRE. Lavori terminati all'ex ristorante Belle Epoque di palazzo Gazzi in piazza Maggiore. Un passaggio determinante per riconsegnare i locali al mercato della ristorazione, un tassello determinante nel quadro del rilancio del cuore del centro storico assieme al teatro della Sena, a palazzo Borgasio e ai palazzetti Cingolani. Adesso la palla passa dal settore lavori pubblici a quello del commercio che avrà il compito di elaborare il bando di gara per assegnare la gestione del ristorante con l'obiettivo di renderlo operativo in tempo per l’estate del 2015. «A gennaio», è la promessa dell'assessore comunale Valter Bonan, «il bando sarà pubblicato e pubblicizzato. Concederemo un paio di mesi agli operatori interessati per manifestare il loro interesse e presentare un progetto».

L'intervento di messa in sicurezza si era reso necessario a seguito di un sopralluogo successivo allo sfratto delle vecchia gestione del ristorante che aveva evidenziato problemi i staticità. L'architetto Francesco Doglioni, esperto di edifici storici e docente allo Iuav di Venezia, aveva eseguito una perizia che aveva evidenziato alcune criticità prima fra tutte una “pancia” sul colonnato esterno che dà proprio sul piazza Maggiore che ha dato il via a un intervento di emergenza eseguito durante l'estate. A seguire è stato messo in sicurezza il piano terra con una combinazioni di piastre, staffe e tiranti, alcuni a vista, altri rimasti sotto traccia, tutto in accordo con la Soprintendenza tenuto conto della delicatezza del sito. L'amministrazione comunale ha investito una cifra di circa 70mila euro ben sapendo che questo non è un intervento risolutivo e valido per l'intero edificio, ma almeno lo rende sicuro e soprattutto sblocca la partita legata alla riapertura del ristorante.

«È stato un intervento da costo relativamente basso», spiega l'assessore ai lavori pubblici, Adis Zatta, «che ci permette di rendere agibile palazzo Gazzi. Credo ne faremo altri sulla medesima falsariga e tutto sommato potrebbe essere una strada che potrebbero seguire anche i privati per quei palazzi che versano a loro volta in condizioni critiche». Quanto al bando per il ristorante, l'offerta riguarderà, almeno inizialmente, solo il piano terra mentre la vecchia gestione poteva contare anche sul primo piano. L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione comunale è quello di un rilanci non meramente commerciale. Certamente l'offerta gastronomica sarà al centro dell'offerta, ma la parte economica non sarà prevalente rispetto al progetto di valorizzazione del sito inteso sia come antico palazzo, sia come luogo dove si fa anche cultura dei sapori della tradizione. Toccherà comunque al nuovo gestoire il compito di arredare e rifinire il ristorante in basde ai propri gusti.

Quando ancora il Comune aveva sfrattato la vecchia gestione, ma non era ancora riuscita a liberare i locali (assessore era ancora il leghista Gianni Bertoldin), le manifestazioni di interesse c'erano state, anche da parte di ristoratori da fuori provincia, evidentemente convinti delle potenzialità del luogo. L'auspicio è che il richiamo di palazzo Gazzi sia ancora intatto.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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