Composto il contenzioso con l’Usl
SAN PIETRO DI CADORE. Si è concluso nei giorni scorsi l’annoso contenzioso tra il Comune di San Pietro di Cadore e l’Usl 1. Una querelle che si trascinava da ben venticinque anni.
La vicenda era nata, infatti, intorno agli anni Novanta, quando erano ancora presenti le tre Usl nel territorio di pertinenza dell’attuale azienda sanitaria numero 1.
Il Comune si era rifiutato all’epoca di riconoscere le quote obbligatorie per le funzioni delegate sociali all’Usl, vale a dire il pagamento del servizio di assistenza domiciliare o il trasporto per disabili, servizi che vengono pagati dai Comuni, ma che vengono erogati per conto loro dall’azienda sanitaria. Si trattava di un importo di 45.867 ,04 euro.
L’Usl 1, per riscuotere il credito, aveva incaricato un avvocato che aveva cercato un approccio stragiudiziale alla querelle, che però non aveva avuto esito positivo. Così si era passati alle “maniere forti”, notificando al Comune del Comelico un atto di citazione davanti al tribunale di Belluno.
«Ma la questione si sarebbe protratta per diversi anni ancora», spiega il direttore amministrativo dell’azienda di via Feltre, Francesco Favretti, «e così abbiamo deciso di trattare e per comporre la situazione e siamo riusciti a trovare un accordo. Il Comune verserà all’Usl la somma di 34.400 euro con una rateizzazione quadriennale (spese legali compensate tra le parti)».
«Si è messa così la parola “fine” a una vicenda lunga oltre un quarto di secolo», conclude il direttore amministrativo. «Era inutile continuare una battaglia legale che avrebbe portato soltanto a spese, visto l’importo non troppo elevato del credito da noi avanzato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi