Comunanza, una strada da seguire
CHIES D’ALPAGO. Il futuro delle proprietà collettive alpagote è stato il tema al centro del convegno su Regole e Comunanza, organizzato venerdì a Lamosano dal Comune di Chies e Regole dell’Alpago.
L’incontro, che ha visto la partecipazione degli europarlamentari Herbert Dorfmann e Giovanni La Via, è stato seguito con interesse dal pubblico e dagli addetti ai lavori. «L’idea della Comunanza delle Regole dell’Alpago mi pare molto interessante, soprattutto per il suo ruolo di gestione del territorio. Inoltre il recupero e la tutela dell’ambiente e del patrimonio edilizio avranno una forte ricaduta anche sul settore turistico», ha commentato Dorfmann.
Ad aprire il convegno è stato il sindaco di Chies, Gianluca Dal Borgo, per il quale «aprire una discussione su questi temi è importante. Il futuro di Chies, dell’Alpago e di tutto il territorio passa per la difesa e la tutela del nostro ambiente».
Considerata quindi “fondamentale” la collaborazione con l’onorevole Dorfmann, «un uomo che viene dall’Alto Adige, una realtà dove Regole e Comunanze funzionano con successo da oltre 40 anni. Sarà quindi importante mantenere contatti e rapporti con loro».
Per Giovanni La Via, presidente della Commissione Europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, «nel momento in cui servono investimenti importanti, servono grandi realtà per sostenerli e la Comunanza delle Regole è un segnale in questo senso. La Regola è un’istituzione che garantisce il bene comune non solo per i regolieri, ma per tutti i cittadini».
Fare di questo ambiente «la vostra ricchezza», l’appello di La Via. «Noi dal Parlamento Europeo siamo pronti e disponibili a darvi una mano in questo cammino».
L’avvocato Elisa Tommasella ha tracciato il quadro attuale della normativa a livello nazionale ed europeo, ricordando che «la gestione collettiva dell’ambiente può tutelare il territorio senza dover rinunciare alla proprietà privata».
La ricostruzione storica delle Regole dell’Alpago è stata illustrata da Sheila De Battista, poi Giampaolo De March, dottore forestale, ha spiegato il ruolo della Comunanza, «una nuova entità, senza patrimonio diretto, che guarda oltre i confini di ogni singola Regola. Non decide sulle questioni interne delle Regole, non chiede contributi extra a Regole e regolieri, non agisce senza assenso di ciascuna Regola che la costituisce ma consente di guardare alla necessità del territorio senza limite di confine, permettendo una gestione associata della burocrazia e l’apertura di nuove finestre sul mercato, per esempio con la rotazione tra le Regole del taglio e pulizia dei boschi, la Comunanza potrà fornire quantità costanti di biomasse anche importanti a chi ne farà richiesta».
Per Giada Saviane, giovane architetto e promotrice di un progetto ad hoc, «bisogna puntare alla riqualificazione del nostro territorio tramite il recupero edilizio dell'intero territorio alpino dell’Alpago».
Ezio Franceschini
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