Comune di Belluno sconfitto al Tar: la sala slot è autorizzata
La nuova grande sala slot della Veneggia può continuare la sua attività. A stabilirlo è la sentenza del Tar che nei giorni scorsi si è espresso sul ricorso che vedeva contrapposti la società privata e il Comune di Belluno, che aveva negato il permesso all’apertura della nuova sala slot sulla base del regolamento approvato dal consiglio di Palazzo Rosso nel 2017.
Nelle settimane scorse la società aveva già ottenuto la sospensiva da parte del Tar e aveva avviato l’attività in attesa della sentenza che le ha dato ragione. A spiegarlo è lo stesso sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che non ha intenzione di fermarsi qua.
In pratica c’è un problema di allineamento tra la legge regionale e il regolamento comunale. Gli sportelli bancomat, infatti, non figurano tra i “luoghi sensibili” inseriti nella legge regionale, e per questo i Comuni non possono vietare l’apertura di sale slot nelle loro vicinanze: questa, in sintesi, la motivazione della sentenza del Tar Veneto che ha consentito l’apertura della sala slot alla Veneggia, nonostante il regolamento comunale.
«Secondo questa sentenza», spiega il sindaco Jacopo Massaro, «il Comune non può allargare il bacino dei “luoghi sensibili”, nonostante il Servizio Dipendenze della Usl 1 Dolomiti indichi anche nella vicinanza tra sportelli bancomat e sale da gioco un potenziale rischio. Chiediamo quindi che la Regione Veneto porti al più presto in consiglio regionale una modifica alla legge, introducendo anche queste strutture tra i luoghi sensibili, insieme a scuole, chiese, strutture sanitarie e altri luoghi di aggregazione. Il Tar, con questa sentenza, indica una lacuna normativa che deve essere sanata al più presto. Ricordo che qui non si parla delle modalità di pagamento, possibili anche tramite POS all’interno delle sale, ma della possibilità per le persone deboli di “cadere in tentazione”, allontanandosi dallo sportello con i contanti in mano e potendo vedere nelle vicinanze una sala da gioco: è purtroppo un fatto frequente, segnalatoci anche dall’azienda sanitaria». La vicenda della nuova sala slot della Veneggia era stata segnalata anche da Fratelli d’Italia, con una lettera al sindaco che esprimeva forte preoccupazione.
Il Comune, comunque, vorrebbe andare avanti: «Dal canto nostro», aggiunge Massaro, «nei prossimi giorni leggeremo con attenzione la sentenza e valuteremo se presentare ricorso al Consiglio di Stato, evenienza estremamente probabile. Inoltre, già nella prossima riunione di giunta studieremo quali azioni intraprendere per tutelare la salute pubblica, visto che questa sentenza indebolisce quella difesa della salute pubblica che il consiglio comunale aveva voluto tutelare all’unanimità nel marzo 2017», cioè quando fu approvato il regolamento comunale in base al quale la sala slot non avrebbe potuto avviare l’attività. —
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