Comune di Cortina irremovibile, il Montessori chiude

Centro Montessori: ancora una fumata nera tra l’associazione “Facciamo un nido”e il Comune. Il che significa chiusura della struttura presumibilmente alla fine dell’anno scolastico. La decisione dopo l’incontro con il sindaco Gianluca Lorenzi, l’assessore Monica De Mattia, i consiglieri Monica Dalus e Alessandro Zisa, nonché i dirigenti del Comune Alessandra Capellaro e Carlo Breda. Il tutto per capire se c’era un futuro per il Centro dove si trovano l’asilo nido, la Casa dei bambini e la scuola primaria parificata bilingue italiano-inglese fino agli 11 anni. Ma sindaco e dirigenti sono risultati irremovibili dalla loro posizione: non si eroga alcun contributo e i bambini dovranno lasciare lo stabile. La speranza da parte dei genitori dei bambini che frequentano il centro Montessori risedeva nell’esecuzione della sentenza di primo grado che, nella causa tra Comune e Associazione, aveva dato ragione a quest’ultima, condannando l’Amministrazione a elargire 209. 821, 39 euro (più gli interessi commerciali), pari ai contributi non versati di due anni (per la questione relativa alle inadempienze vaccinali). Il Comune nel frattempo ha però presentato ricorso e richiesto la sospensiva per l’esecuzione della sentenza, che è stata concessa dal tribunale; il che ha fatto naufragare qualsiasi speranza di recuperare a breve i contributi non erogati e poter così andare aventi con il servizio scolastico.
«Eravamo tutti a conoscenza che marzo sarebbe stato un mese fondamentale, avevamo disponibilità economica per la sussistenza fino ad oggi e speravamo nell’esecuzione della sentenza e quindi nell’erogazione dei contributi. Purtroppo con la sospensiva questo non è avvenuto. Abbiamo esposto all’Amministrazione la nostra reale difficoltà a proseguire, ma purtroppo la posizione del Comune è stata netta: niente contributi di quest’anno, nemmeno per la parte ISEE di sconto che abbiamo assicurato alle famiglie, a cui si aggiunge nuovamente la richiesta di rilascio dell’immobile», spiega la presidente Valentina Gasparini in una nota a soci e dipendenti, «questo significa che non c’è nessun interesse a mantenere il Centro Montessori, nonostante le promesse in campagna elettorale. Nonostante ciò, il consiglio direttivo ha deciso per l’ennesima volta di farsi carico di responsabilità che competono al Comune, cercando almeno di portare avanti l’intero servizio fino al termine dell’anno scolastico».
Nei prossimi giorni ci saranno un incontro con gli avvocati e una nuova assemblea sociale, per trovare insieme una soluzione per arrivare almeno a giugno.
Nel frattempo una mamma con tre figli al Centro Montessori, Arianna Zandonella, ha scritto una lettera al sindaco e ai dirigenti del Comune, nella quale si chiede «da cittadina e da madre, come sia stato possibile tutto questo. Arrivare al punto tale da mettere in difficoltà, o addirittura da far chiudere come accadrà, un asilo nido, un centro per l’infanzia ed una primaria paritaria bilingue. Personalmente lo trovo deplorevole per un paese che per i prossimi anni avrà gli occhi puntati sulla strada verso le Olimpiadi e che decanta la sua bellezza e la sua visione verso il futuro. Un paese che però non riesce a salvare una scuola e a dare dei servizi essenziali ai cittadini».
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