Comune e Provincia unite per tutelare le rondini
BELLUNO. Annunciatrice della primavera e simbolo di speranza per la tradizione cristiana, la rondine è una specie a rischio. Non solo perché il clima sta cambiando, ma anche per alcuni comportamenti umani che ne minano la sopravvivenza. Tappare i loro nidi con le reti metalliche è uno di questi.
È successo, nei giorni scorsi, in centro storico, e subito le autorità si sono attivate. È partita una campagna di comunicazione, con volantini informativi che saranno distribuiti in tutti i negozi e i bar del centro per spiegare ai titolari che la rondine è utile: si nutre di insetti (mosche e zanzare) e preferisce vivere in contesti urbani sani, puliti. La sua presenza, dunque, «testimonia la qualità della vita della nostra città», ha spiegato ieri il consigliere provinciale PIerluigi Svaluto Ferro, nell’incontro convocato per lanciare la campagna di comunicazione per tutelare le rondini.
«Le rondini sono un indicatore biologico che indica che l’ecosistema funziona e sono anche una specie ombrello, perché proteggono altre specie. Murare i nidi è un’azione scellerata». Ed è anche pericoloso: si configura infatti il reato di maltrattamento di animale, ha spiegato il comandante della polizia provincia Oscar Da Rold. Il codice penale prevede pene pesanti: una multa da tre a quindici mila euro e la reclusione da tre mesi a un anno.
In città ci sono oltre trenta nidi, distribuiti sotto i vari portici del centro storico. Se ne vedono in piazza dei Martiri, piazza Duomo, Mazzini, piazza delle Erbe. In questo periodo molti sono “abitati”.
La Provincia, in collaborazione con il Comune, avvierà un censimento, degli esemplari presenti e dei nidi, per monitorare la situazione e tenerla sotto controllo anche nei prossimi anni. Le rondini infatti stanno scomparendo, per varie ragioni legate ai cambiamenti climatici e alle abitudini dell’uomo (in Africa, dove vanno a svernare, vengono uccise per scopo alimentare).
Inoltre c’è chi mette delle reti metalliche davanti ai nidi, per tapparli. Il guano disturba, ma le soluzioni per risolvere questo inconveniente ci sono: «Sarebbe sufficiente mettere delle tavolette di legno sotto i nidi», ha spiegato il sindaco Jacopo Massaro, che si è confrontato anche con l’ente nazionale protezione animali (Enpa) a riguardo.
«Le rondini sono importanti anche dal punto di vista sanitario, considerando che si nutrono di zanzare, l’insetto che ad oggi ci crea diversi problemi e rischi per la salute umana. Inoltre rappresentano un biglietto da visita per la nostra città: la loro presenza è segno tangibile della qualità della vita, perché le rondini nidificano solo in contesti ambientalmente sani».
Belluno è la città delle rondini, una delle poche ad ospitare questo uccello, ma pochi lo sanno. Con la campagna informativa che è stata lanciata da Comune e Provincia sarà fatta comunicazione ad ampio raggio, per tutelare questa specie e spiegare la sua importanza sotto vari aspetti.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi