Comune unico, via alle assemblee
ZOLDO ALTO. Svolta in vista per il progetto del Comune unico: tra gennaio e febbraio le amministrazioni di Zoldo Alto e di Forno di Zoldo torneranno a convocare in assemblea la popolazione e porteranno in discussione numeri e dati concreti: simulazioni economiche sui vantaggi della fusione e ipotesi di organizzazione della macchina amministrativa.
Lo annuncia il sindaco di Zoldo Alto, Roberto Molin Pradel, tirando le somme del 2014 che sta per chiudersi e tirando fuori qualche sogno dal cassetto. «In un momento come questo», dice infatti, «bisogna avere speranza. Più che un sogno, è la speranza che ci sprona a lavorare affinché la nostra comunità possa superare le difficoltà del momento e offrire ad ogni suo membro la realizzazione delle proprie aspettative, della pace e della tranquillità, in questo momento merce rara. Il sogno è anche quello di chiudere alcune iniziative che abbiamo attivato, opere pubbliche che vorrei ultimare prima della fine del mio mandato amministrativo nel 2016».
E al primo posto c’è l’accorpamento con Forno. «Il Comune unico», puntualizza Roberto Molin Pradel, «deve essere inserito tra le iniziative che possono dare la possibilità di vivere nel territorio. Per quanto riguarda il Comune unico, insieme all’amministrazione di Forno di Zoldo stiamo chiudendo il lavoro da presentare alla gente fra gennaio e febbraio».
Intanto Molin Pradel tira qualche somma dell’anno che si chiude. «Il 2014 è stato più impegnativo del 2013», spiega, «anche perché i margini di manovra si sono ridotti, non perché mancano alcune possibilità ma perché le regole dettate dallo Stato sono diventate più stringenti e creano sempre più difficoltà nello svolgimento del nostro compito. Questa cosa è stata testimoniata, da poco, durante la manifestazione che abbiamo fatto a Belluno noi sindaci per protestare contro i tagli operati dal Governo verso gli enti locali. Per quanto riguarda il nostro agire, avremmo voluto sicuramente realizzare di più ma il nostro impegno primario di quest’anno è stato quello di sistemare in parte i danni che l’inverno scorso ci ha causato. Il resto verrà completato a partire dalla primavera».
Intanto, spiega Molin Pradel, «stiamo cercando di programmare il futuro. Proprio recentemente abbiamo richiesto alla Regione un contributo per una parte degli impianti di illuminazione a Mareson e Pecol. Per il 2015 abbiamo quattro opere assolutamente importanti: l’allargamento della strada di Brusadaz all’inizio del paese; 150 mila euro destinati alla manutenzioen stradale (asfalti, muretti ed altro); il marciapiede di Pecol; tutta la sistemazione dello spazio antistante la chiesa di San Carlo a Pecol. Infine l’opera più importante dal punto di vista economico: la costruzione della centralina a biomasse che dovrebbe alimentare il municipio e il polifunzionale. Per la realizzazione di questa opera stiamo discutendo con la Regola Grande di Mareson perché abbiamo l’obiettivo comune di realizzare la centralina con tutta la filiera necessaria, con la creazione di posti di lavoro oltre alla pulizia del territorio. Inoltre, nonostante le difficoltà economiche, abbiamo mantenuto inalterati i contributi destinati al sociale, alle famiglie e per il trasporto scolastico e servizi relativi alla scuola».
Mario Agostini
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