Comuni contro Enel per la concessione sul torrente Caorame
FELTRE. Da una parte due Comuni, Feltre e Cesiomaggiore. Dall’altra l’Enel. In mezzo il torrente Caorame e le acque rilasciate dall’impianto già esistente ad Arson. Messa così sembra una delle tante gare in corso (le richieste di concessione sono 130 e interessano 70 diversi corsi d’acqua) per lo sfruttamento idroelettrico dei torrenti della provincia. E invece quella che si apre di fatto domani, con l’accesso ai progetti presentati - fin qui sigillati a tutela della concorrenza - è una “prima” assoluta. Per almeno due motivi. Intanto perché i Comuni che ambiscono alla concessione non vogliono più costruire l’impianto idroelettrico. Anzi, solo uno dei due - Feltre - ha cambiato amministrazione e anche idea e non vuole una centrale. Ma soprattutto - e questo il punto cruciale - si tratta del primo iter che prende avvio dopo l’approvazione della nuova normativa regionale, che vieta la costruzione di impianti nelle zone tutelate com’è quella delle Busette di Pullir, che è insieme Sic (sito di interesse comunitario) e Zps (zona a protezione speciale). E qui si gioca una partita importante, il cui esito lascerà un segno, perché ora si tratta di capire se la Regione considererà già avviato l’iter per un impianto che solo adesso entra nella sua fase di concorrenza tra i progetti o se, come si augurano in municipio a Feltre, prenderà atto che il procedimento sta partendo solo adesso, dunque con il paletto della moratoria.
Di certo, per adesso, c’è che i concorrenti alla concessione sono due: i Comuni e l’Enel. Che da domani entrambi potranno prendere visione dei progetti “avversari”. E che i prossimi sessanta giorni potranno essere sfruttati da chiunque per presentare le prime osservazioni. Per il 2 luglio è stato fissato invece il sopralluogo nell’area interessata (vi potrà partecipare chiunque abbia un interesse) e quella sarà un’ulteriore occasione di confronto. Dopo quella data, la Regione in teoria dovrebbe scegliere quale progetto promuovere e dunque a chi assegnare la concessione. Poi ci sarà tempo per ulteriori osservazioni, visto che sarà in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale.
«Noi ci auguriamo che prima ancora di arrivare a quel passaggio si prenda atto che c’è una normativa che impedisce la costruzione di nuovi impianti nelle aree di pregio», dice l’assessore all’ambiente Valter Bonan. «Questo procedimento sarà veramente importante, perché poi la decisione rappresenterà un precedente per tutte le altre richieste già presentate e ancora pendenti». In tutti i casi, il Comune punta a strappare la concessione per poi decidere liberamente cosa farne. Ma le intenzioni di Feltre sono chiare e non prevedono un impianto.(cric)
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