Comuni di confine il Parco invitato al tavolo dei fondi
FELTRE. Roger De Menech, onorevole, responsabile dei Fondi ex Brancher, invita il Parco delle Dolomiti al tavolo dei contributi di confine. Lo ha fatto ieri mattina, illustrando la situazione in una riunione formale, ma senza delibere da approvare, del consiglio direttivo dell'ente di villa Binotto, che non può partecipare in maniera diretta, però può farlo in maniera indiretta con i Comuni.
Oltre ai 500 mila euro garantiti ogni anno ai municipi, c'è una partita da 56 milioni di euro da usare per iniziative di ampio respiro, all'interno della quale sviluppare progetti di area vasta, sempre appoggiandosi ai Comuni di confine. Altra modalità di distribuzione di risorse riguarda progetti a regia del tavolo paritetico con accordi di programma (che prevede in questo caso il cofinanziamento degli enti). In una parola, opportunità.
Per il rilancio turistico, per esempio, sull'onda del piano da 13 milioni per il Feltrino già finanziato e finalmente pronto a decollare. A spingere in questa direzione è il consigliere Franco Zaetta, che cita il museo etnografico di Seravella (della Provincia e del Parco delle Dolomiti), «punto importante della promozione del territorio», e del centro visitatori di Pedavena, «che ha visto un notevole investimento del Parco, ma che è fermo al palo», dice. «Nel Feltrino si potrebbe continuare sulla strada dello sviluppo turistico e il Parco può essere co-partecipe di diversi progetti sul territorio».
L'unica perplessità è legata alla «difficoltà di trovare i soldi per i cofinanziamenti da parte degli enti locali. Risorse finanziarie non ce ne sono. Non possiamo attenderci grosse compartecipazioni di soggetti pubblici e per certi aspetti è necessario coinvolgere anche i privati, in particolar modo i consorzi di tutela della biodiversità. È una sfida da raccogliere, nell'ottica di riequilibrio di sviluppo delle aree svantaggiate». L'incontro è stato organizzato con lo scopo di dare un input al Parco, spiegandogli come si può rapportare con i Comuni per iniziative che possono essere fatte insieme.
«Datevi da fare» infatti è la chiosa di De Menech, parlamentare del Pd che nel direttivo dell'area protetta è stato per anni prima di tornare ieri in altra veste, da presidente del Comitato paritetico per la gestione del cospicuo fondo. Sullo sfondo c'è anche una richiesta di collaborazione emersa dalla Lombardia sul Parco dello Stelvio: «Al tavolo paritetico ho detto che nell'area dei Comuni di confine abbiamo due grandi Parchi nazionali e uno è quello delle Dolomiti, tutto all'interno della provincia di Belluno mentre lo Stelvio è a cavallo tra province autonome e normali», evidenzia De Menech. «I soldi possono essere usati a regia, l'importante è fare progettualità condivise».
Raffaele Scottini
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi