“Comuni ricicloni”, è polemica sui dati
Contestato il numero degli abitanti: Belluno ne ha ottomila in più. Ma i conteggi li ha fatti Legambiente
BELLUNO. Belluno ha poco meno di 36 mila abitanti. Ma per Legambiente sono diventati 43 mila. A Ponte nelle Alpi, invece, sono stati depennati oltre tremila cittadini. Un pasticcio? O un conteggio particolare fatto da Legambiente? Fatto sta che quei dati hanno alimentato una polemica che si è sviluppata fin dal mattino e che ha tenuto banco su Facebook per gran parte della giornata. Nodo del contendere: la classifica 2017 dei Comuni ricicloni. Belluno è risultata prima fra i capoluoghi di provincia.
Sono molti gli utenti del social network a parlare di «classifica falsata». Fra tabelle sbagliate (molti hanno pubblicato le tabelle relative alla classifica 2016, sul sito di Legambiente non è ancora disponibile il dossier completo dell’edizione 2017) e richieste di chiarimenti, un dato emerge: che per alcuni Comuni il dato degli abitanti non corrisponde a quello effettivo.
Legambiente considera gli abitanti equivalenti, ad esempio quanti lavoratori non residenti ci sono nel comune e quanti turisti frequentano la città. Ma lo ha fatto solo per alcuni Comuni. Il dato di Treviso, per esempio, è molto vicino a quello reale. Quello di Belluno no: la tabella riporta per il capoluogo 43 mila abitanti. Bellunum, la società che gestisce il servizio rifiuti in città, aveva inviato il dato corretto: 35.870 abitanti. Come si sia arrivati a 43 mila con il calcolo degli abitanti equivalenti dovrà chiarirlo Legambiente, se qualcuno glielo chiederà.
Alcuni utenti hanno messo in dubbio la percentuale di raccolta differenziata raggiunta da Bellunum nel capoluogo. Altri sono arrivati a parlare esplicitamente di «medaglie elettorali». Quel che è certo è che Belluno il premio lo ha preso: è il capoluogo di provincia in cui si produce meno rifiuto secco. Le classifiche di Legambiente, infatti, dividono i Comuni in base al fatto che siano, o meno, capoluogo, e anche in base alla popolazione. Inoltre, come si legge nelle premesse del dossier edizione 2017, fra i capoluoghi di provincia concorrono all’assegnazione dell’attestato di Comune riciclone solo i Comuni “rifiuti free”, cioè quelli dove la produzione di secco/pro capite all’anno non supera i 75 kg. Solo quattro: Pordenone, Treviso, Belluno e Trento.
Va infine precisato che i Comuni scelgono volontariamente se partecipare all’iniziativa di Legambiente. Dunque la classifica non permette di avere un quadro complessivo della situazione italiana.
(a.f.)
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