Con Garanzia adulti pronto un impiego per 462 disoccupati
BELLUNO. Dei 1.700 bellunesi over 50 disoccupati da 12-36 mesi, 462 potranno tornare a sperare di trovare un impiego.
I fortunati sono coloro che sono stati scelti dai Centri per l’impiego provinciali per partecipare al nuovo piano della Regione Veneto denominato “Garanzia Adulti”. Parliamo di un progetto di politiche attive per disoccupati over 50 che complessivamente mette in campo 7 milioni di euro: per il Bellunese sono stati stanziati 750 mila euro.
«Lo scopo è quello di aiutare questi lavoratori a reinserirsi nel mercato del lavoro», spiega la dirigente dell’ufficio Lavoro di Palazzo Piloni, Gabriella Faoro. «Sono le persone con oltre 50 anni rimaste senza un’occupazione a faticare di più a trovare un impiego, perché le aziende cercano soprattutto giovani da inserire nel proprio organico. Per questo motivo la Regione, in modo lungimirante, ha pensato di attuare il nuovo progetto. Si tratta di un’iniziativa sperimentale che, se dovesse avere dei risvolti positivi, come tutti noi speriamo, potrebbe anche continuare».
A fare la scrematura tra i tanti disoccupati, sono stati gli ex uffici di collocamento. «Secondo il bando», sottolinea Faoro, «i beneficiari sono gli iscritti al centro per l’impiego che abbiano compiuto almeno 50 anni e che risultano disoccupati da almeno 12 mesi. In Veneto i potenziali beneficiari sono 30 mila, nella nostra provincia sono 462».
Lo schema del programma Garanzia Adulti prevede che il disoccupato, una volta data l’adesione al piano e dopo un paio di colloqui con personale del centro dell’impiego prima e con agenzie di lavoro interinale poi, potrà usufruire entro quattro mesi di un’attività di orientamento specialistico.
Due gli interventi previsti: l’accompagnamento al lavoro, ovvero l’aiuto a questi ex lavoratori a redarre il curriculum o a prepararsi per un colloquio, e la ricerca delle aziende disposte ad assumerli.
Previsti incentivi fino a 6000 euro per i datori di lavoro che assumeranno gli iscritti al programma con un contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 18 mesi.
Se, invece, dovesse esserci la richiesta di autoimprenditorialità da parte del disoccupato, verrà attivato un servizio personalizzato per sviluppare questo progetto.
La prima parte del progetto è già partita la settimana scorsa. «Sono state spedite le prime lettere per fissare l’appuntamento per i colloqui e alcuni di questi sono già avvenuti», precisa la dirigente provinciale. «I disoccupati sono uomini e donne (la proporzione tra loro è pressoché identica) e provengono da tutti i settori, dal commercio all’edilizia, dal turismo all’industria. Capofila è l’Enac, con cui lavorano tre agenzie di somministrazione, altri sei enti accreditati e quattro centri per l’impiego». (p.d.a.)
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