Con la fusione dei comuni trasferimenti raddoppiati

Alpago. La Legge di stabilità moltiplica i vantaggi dei territori che si uniscono Farra, Puos e Pieve sempre più ottimisti per il referendum del 17 gennaio
Di Ezio Franceschini

ALPAGO. Raddoppiano i trasferimenti statali per i Comuni che realizzano la fusione: dal 20% al 40% in più dei trasferimenti riferiti al 2010 per un periodo di 10 anni. Lo ha stabilito la nuova legge di stabilità. Il provvedimento ha valore retroattivo, cioè riguarda anche i Comuni già andati a fusione, e per i sindaci dell’Alpago e dello Zoldano che puntano a unirsi (il referendum sarà il 17 gennaio) rappresenta un ulteriore motivo per brindare al nuovo assetto amministrativo con un certo ottimismo. Secondo i calcoli delle amministrazioni il nuovo Comune Alpago che dovrebbe comprendere Farra, Pieve e Puos d’Alpago passerà così dagli oltre 400.000 euro l’anno in più di trasferimenti statali a oltre 800.000 euro l’anno (per 10 anni).

Una grande soddisfazione per i tre sindaci che si stanno impegnando nell’operazione di riassetto amministrativo del loro territorio. Antonio Dazzi (Puos d’Alpago) conta infatti che questo importante e ulteriore vantaggio economico: «Farà pendere decisamente l’ago della bilancia per il “sì” alla fusione nel giorno del referendum». E che unire le forze per uno scopo comune sia una scelta che guarda al futuro dell’Alpago ne sono fermamente convinti anche i sindaci di Farra, Floriano De Pra, e Pieve, Umberto Soccal, che stanno conducendo ormai da un paio di mesi una serrata serie di incontri sul territorio per spiegare le ragioni della fusione e i vantaggi che ne deriveranno. Da parte di commercianti e imprese, stando agli incontri organizzati finora, l’approvazione alla fusione è praticamente generale.

Prima di Natale, in sala Placido Fabris a Pieve d’Alpago, il confronto è stato esteso anche al mondo del volontariato e alle tante associazioni presenti sul territorio. Una società civile che pare essere anche più avanti, in questo senso, dei suoi stessi amministratori. Esempi come Eva Alpago ambulanze, Consulta giovani, Vigili del fuoco volontari e molte associazioni sportive e di volontariato hanno infatti già da un pezzo superato le barriere comunali prendendosi a cuore l’intero territorio e non soltanto il proprio campanile.

La questione, posta dai cittadini in tutte le riunioni svolte finora, riguarda le ragioni per cui le amministrazioni comunali di Chies d’Alpago e Tambre (gli altri due Comuni della Conca), comprese le proprie minoranze consiliari, non abbiano dimostrato interesse al Comune unico né a dare ai propri cittadini l’opportunità di esprimersi in merito, attraverso l’imminente referendum.

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