«Con l’Imu aumenteranno anche i canoni di locazione»
BELLUNO. «La gente non ha più soldi, era quindi inevitabile che saltassero l’affitto e soprattutto le spese condominiali. Ma anche per noi proprietari le cose non vanno troppo bene, subissati come siamo da tasse da ogni parte. E ora con l’Imu i costi per noi si fanno sempre più alti: per questo motivo, quando andremo a rinnovare i contratti di locazione, saremo costretti ad aumentare i canoni».
Il presidente dell’Associazione provinciale che raccoglie tutti i proprietari edilizi, Michele Vigne, annuncia possibili incrementi dei canoni di locazione. Una notizia che non incontrerà certo il favore degli inquilini, anch’essi alle prese con l’aumento del peso fiscale e con stipendi che non sono cresciuti in questi ultimi anni.
«Notiamo negli ultimi anni un aumento, anche se non a due cifre nella nostra provincia, di persone che tardano nel pagamento dell’affitto. Sono dei segnali timidi, per ora, che però ci preoccupano molto, visto che a doverne fare le spese in questi casi siamo proprio noi proprietari. È vero, possiamo rivalerci sull’inquilino, ma se questo scappa o non ha i soldi per pagare il proprio debito, a rimetterci siamo noi. E questo vale anche per le spese condominiali».
Ma l’Ape a livello nazionale è corsa ai ripari. «Visto che l’anticipo cauzionale (in genere sono tre mensilità) che veniva richiesto fino ad oggi non copre più queste spese, si sta diffondendo la pratica di far sottoscrivere all’affittuario una polizza fideiussoria a garanzia delle parti condominiali: così facendo, se gli inquilini non hanno i soldi, non ci rimettiamo. Il locatario deve pagare una somma mensile o annuale pari a una percentuale dell’affitto alla banca», dice Vigne. «Se si considera un canone di 500 euro mensili, l’utente pagherà 84 euro l’anno, somme irrisorie che garantiscono anche i proprietari». (p.d.a.)
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