Concerto non autorizzato sanzionato il bar Sirena
BELLUNO. Musica vietata all'esterno del bar Sirena, per venti giorni. Il provvedimento, che si legge nell'ordinanza pubblicata da ieri all'albo informatico del Comune, ma non ancora notificato all'esercente, è stato preso perché il 31 maggio è stato organizzato un concertino all'aperto, senza presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) al Comune.
«L'estate scorsa non serviva, mi è sfuggito di mente», racconta Jeanette De Bortol. Un errore in buona fede, dunque, ma che le è costato il provvedimento di stop: da ieri a sabato 30 agosto compresi (20 giorni) non potrà ospitare dj o gruppi all'esterno del locale. Potrà fare musica, però, all'interno. Il regolamento sugli intrattenimenti musicali, entrato in vigore con l'ordinanza del sindaco del 17 gennaio, prevede che tutti i locali della città possano fare musica all'aperto solo presentando una Scia e solo per 25 volte all'anno. Chi non rispetta questo regolamento viene punito con la sospensione della possibilità di ospitare dj o gruppi all'esterno delle attività. È quello che è successo al bar Sirena: «Una svista ci è costata cara, perché avevamo alcune serate in programma e dovremo disdirle», continua Jeanette. «I mesi estivi sono quelli in cui lavoriamo di più. Visto che mi contestano una violazione del regolamento fatta il 31 maggio, a questo punto avrebbero potuto aspettare e darmi la sospensione in settembre».
O magari ammonire il gestore, avvertirlo che si trovava in errore: come nel calcio, quando l'arbitro estrae il cartellino giallo e il rosso arriva solo dopo un altro richiamo al giocatore. «Non possiamo seguire questa logica, perché i patti erano chiari», risponde il sindaco Massaro. «Ci siamo dati delle regole, che tutti dobbiamo seguire. Quando abbiamo fatto il nuovo regolamento sugli intrattenimenti musicali avevamo assicurato ai residenti (che hanno formato un comitato contro rumore e degrado, ndr) che in caso di mancato rispetto delle regole avremmo sanzionato i trasgressori».
Al bar Sirena, però, sono amareggiati: «Organizziamo le serate musicali perché ci permettono di lavorare un po' di più, e di far fronte alle spese che crescono di continuo, ma anche per fornire un servizio alla città, ai turisti. Il Comune ci dica come dobbiamo comportarci, se il nostro ruolo è ancora importante».
«Il Comune ha interesse a vivacizzare il centro storico, anche se stiamo lavorando su un progetto turistico di più ampio respiro», puntualizza Massaro. «Ma qui sono in gioco diverse esigenze: le nostre, quelle dei gestori, che capisco abbiano bisogno di incrementare il lavoro, dei residenti, che vedono l'animazione come un'interferenza alla loro quiete. Dobbiamo tenere conto di tutto».
L'equilibrio è sottile, basta un attimo per romperlo. Il titolare del bar Duomo, Walter De Min, si appella al buonsenso: «Qualche anno fa ci si lamentava perché la gente non viveva più il centro, ora che la città si è risvegliata, anche grazie ai locali, subiamo continui controlli. Li capisco, ma servirebbe un po' di buonsenso», spiega. «Sono stato multato, due settimane fa, per aver messo il gazebo a lato del bar invece che di fronte. Queste sono cose che fanno sorridere. Ma si dovrebbe capire da che parte stare: da quella dei locali che animano la città o da quella di chi vuole dormire?».
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