Condannato per falso ideologico

Marocchino voleva la cittadinanza ma non era incensurato
BELLUNO. La cittadinanza a tutti i costi. Condannato a due mesi, per falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, un marocchino, che voleva diventare italiano ma ha dimenticato di indicare nella domanda che aveva almeno due condanne. Omar Ez Zahiri viveva in Italia da più di dieci anni, ma per ottenere la cittadinanza avrebbe dovuto essere incensurato: non lo era. Gli accertamenti fatti dall’Ufficio stranieri della questura nel casellario giudiziario l’hanno portato in tribunale. In passato aveva patteggiato in un processo per calunnia e gli era arrivato un decreto penale di condanna per l’omesso versamento delle ritenute previdenziali. Dopo la deposizione dell’ultimo funzionario di polizia previsto dalla lista dei testimoni, il pubblico ministero Rossi ha ritenuto che l’uomo non avesse dichiarato volontariamente l’esistenza di questi precedenti penali, chiedendo di conseguenza una condanna a sei mesi di reclusione. Il difensore Miotti ha spiegato che il nordafricano era stato tratto in inganno, che non pensava che il patteggiamento e la sanzione amministrativa prevista dal decreto penale e pagata fossero precedenti penali. Oltre tutto, risulta nato in diversi posti del Marocco, anche se molto vicini tra loro e bisognava stabilire con certezza se si trattasse sempre della stessa persona. Per il difensore l’imputato dunque meritava l’assoluzione per insufficienza di prove o il minimo della pena. Il giudice Feletto è uscita dalla camera di consiglio con una condanna a due mesi, grazie alla concessione delle attenuanti generiche.
(g.s.)


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