Confagricoltura e Anpi di Feltre promuovono il voto

BELLUNO. Sono sette i soggetti bellunesi ammessi dal Corecom, l’ente regionale per le comunicazioni, a effettuare la comunicazione politica in merito ai prossimi referendum del 22 ottobre. Si tratta...
BELLUNO. Sono sette i soggetti bellunesi ammessi dal Corecom, l’ente regionale per le comunicazioni, a effettuare la comunicazione politica in merito ai prossimi referendum del 22 ottobre. Si tratta della Fondazione “Montagna Europa” Arnaldo Colleselli (referente Paolo Colleselli), dei gruppi presenti in consiglio provinciale “Provincia di Belluno - Progetto Comune” (referente Jacopo Massaro) e “Consiglieri e sindaci per l’autonomia” (Ivan Minella), del comitato referendario Dasoli (Franco Roccon), del Bard (Alessandra Buzzo), del comitato Dolomiti “Due sì alle autonomie - CoDoSI” (Andrea Bona) del Comitato Referendum Provinciale (Maurizio Busatta). Al Corecom non sono arrivate richieste da soggetti che promuovano la contrarietà al quesito referendario o l’astensione.


Intanto si susseguono le prese di posizione in merito alla doppia consultazione, regionale e provinciale.
Confagricoltura
si dichiara a favore di quella bellunese. «Da oltre trent’anni si discute della particolarità e specificità della provincia di Belluno, ma senza trovare e applicare le politiche di sostegno di cui la nostra realtà ha bisogno», spiega il presidente Diego Donazzolo. «La provincia è sempre più vecchia, lo stato di crisi si è abbattuto anche nel settore agricolo, hanno chiuso molte stalle con conseguente abbandono dello sfalcio nelle aree non meccanizzabili».


In una situazione del genere quello che serve è un «ente Provincia in grado di fare sintesi delle necessità e che si ponga come interlocutore forte con gli enti sovraordinati. Ma questo ente potrà essere protagonista nelle scelte e nelle decisioni strategiche solo se potrà contare su maggiori autonomie, deleghe e finanziamenti adeguati e continuativi». Ecco perché Confagricoltura invita tutti ad andare a votare e a barrare la casella con il Sì.


Più equidistante la posizione di
Confartigianato
, che ha organizzato un momento informativo per i propri associati in programma domani alle 17.30 nella sede dell’associazione. «Vogliamo fornire gli strumenti di valutazione oggettiva sui due quesiti», spiega la presidente Claudia Scarzanella. Che, dunque, non si sbilancia dando indicazioni di voto.


Lo fa invece la
sezione Anpi di Feltre
, che pur lasciando libertà agli iscritti di votare, segnala come la richiesta di referendum «sia fondata su puri motivi di interesse economico e non rispetti il principio degli inderogabili doveri di solidarietà sanciti dall’articolo 2 della Costituzione». Il referendum inoltre viene organizzato «a ridosso delle elezioni politiche, con grande dispendio di denaro pubblico».


L’Anpi dunque invita a non ritirare la scheda del referendum regionale, optando per l’astensione, mentre per quanto riguarda la consultazione provinciale «trova piena giustificazione per il fatto che il territorio bellunese è interamente montano e situato fra due regioni a statuto speciale». L’Anpi feltrina dunque promuove la partecipazione al voto per il referendum bellunese, senza entrare nel merito del Sì o del No.
(a.f.)


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