Confartigianato e banca Intesa accordo per la filiera del legno
BELLUNO. Intesa Sanpaolo, Confartigianato Imprese Belluno e Confartigianato Imprese Vicenza hanno sottoscritto un importante accordo per fornire un ulteriore supporto alla filiera del legno delle montagne venete, duramente colpita dal maltempo che tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre ha causato ingenti danni al territorio. Secondo le prime stime, sono ben 15 milioni le piante schiantate. La banca mette a disposizione delle imprese della “Filiera del Legno” del Bellunese e del Vicentino un plafond di 100 milioni di euro complessivi, stanziato con valenza triveneta, anche con possibile accesso al plafond “Circular Economy” utilizzabile, in questo caso, ai fini del rimboschimento, di attività rigenerativa dell’ecosistema e di prelievo del legname, in modo da evitarne il degrado.
«È importante», dichiara Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno, « che in un momento così delicato per il pericolo della perdita di fiducia nel futuro del settore, l’aiuto alle imprese venga da più parti e in diverse forme. Con la firma di questo accordo, che rappresenta un’opportunità concreta di crescita per le nostre aziende associate, la Confartigianato di Belluno vuole credere nel futuro della filiera del legno».
Filiera che nel Veneto ha realizzato, nel 2017, esportazioni per 2,9 miliardi di euro, pari al 26,2 per cento del totale nazionale, con un incremento del 13,9 per cento rispetto ai valori esportati nel 2008, confermandosi un’eccellenza del nostro territorio. Belluno ha 37 segherie, contro le 133 di Treviso e le 90 di Vicenza. A Belluno la carpenteria del legno conta su 214 aziende. Resta comunque Treviso nel complesso la provincia veneta più interessata dalla filiera del legno con bel 2.417 aziende.
Belluno ne ha 476 ma è quella più esposta sul versante di lavorazione primaria. Se si passa poi alla compagine artigiana della filiera, emerge con forza la specializzazione della provincia di Belluno dove l’artigianato “pesa” per il 74 per cento con punte del 92% nella carpenteria in legno. «Una buona cura del patrimonio boschivo», commenta Renzo Simonato, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, «aiuta a rilanciare l’economia montana e nel contempo a mantenere curato l’assetto idrogeologico. Come banca del territorio, ci sentiamo responsabili anche del patrimonio naturale delle nostre montagne e mettiamo a disposizione specifici prodotti finanziari per andare incontro alle esigenze della filiera».
Questa iniziativa si aggiunge a quanto la banca ha avviato immediatamente dopo il maltempo, ossia un plafond di 270 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate a famiglie e imprese del nord-est e la sospensione fino a 12 mesi delle ratedei finanziamenti in essere, per il ripristino dei danni subiti. —
FDM
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