Confartigianato “lascia” il Centro Consorzi
BELLUNO. È “divorzio” tra Confartigianato e Centro Consorzi. La separazione è avvenuta ancora alla fine dell’anno scorso, quando dall’associazione è partita la richiesta al Centro di cedere l’attività di consulenza e formazione sulla sicurezza alla Feinar. Una proposta alquanto insolita e irricevibile per il Centro Consorzi, visto che questa attività è predominante per i suoi bilanci. Rinunciarvi significherebbe mettere in difficoltà l’attività stessa dell’ente. Così, riunito il consiglio di amministrazione, è arrivato un “no” unanime all’operazione. “No” che è stato trasmesso all’associazione.
Tra Confartigianato e Centro Consorzi, tra loro autonomi e indipendenti, non esiste ad oggi alcun accordo scritto per la regolamentazione dei rapporti: «Proprio su questo punto», precisa il presidente dell’associazione Giacomo Deon, «abbiamo provato a fare ordine, visto che per statuto possiamo dare assistenza solo a strutture collegate, partecipate o controllate. Ma il Centro Consorzi è sempre stato autonomo, quindi non rientra in nessuna di queste fattispecie. La questione, mi preme sottolineare, è in discussione dal 2013, da parte nostra non abbiamo chiuso la porta al Centro Consorzi: siamo pronti a tornare al tavolo per risolvere la questione».
Ma perché affidare il servizio sicurezza alla Feinar? «È una società partecipata costituita a metà da industriali e artigiani», precisa Deon.
«Abbiamo visioni diverse sulla strategia», spiega il presidente del Centro di Sedico, Antonio Manzotti, «è vero che tutto è partito da una questione di statuto, ma ci è stato proposto di cedere alla Feinar alcuni dei servizi che svolgiamo da anni, come quello della sicurezza, che è tra i più importanti e strategici per noi. Abbiamo delle professionalità che lavorano in questo campo, inoltre abbiamo sviluppato un software nell’ambito della sicurezza per gestire tutta la modulistica per le imprese».
«Di fronte a questa proposta», prosegue Manzotti (che non nasconde come da allora i rapporti tra i due enti non siano certo tra i migliori), «abbiamo fatto sapere che non intendiamo rinunciare a questo settore: la sicurezza non è in vendita». E viste le premesse, sembrano non esserci i presupposti per sedersi al tavolo per discutere.
Per Deon, «non cambieranno i rapporti col Centro Consorzi», anche se poi parla di una possibile uscita dal consiglio di Confartigianato del presidente del Centro stesso, «visto che l’associazione non entra nei loro organismi». Intanto, il Centro si è già mosso per reclutare nuovi clienti, rivolgendosi anche fuori provincia e fuori regione.
Paola Dall’Anese
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