Conferenza dei sindaci «Le casse sono in rosso»

Colpa dei tagli e del calo di abitanti. No deciso all’aumento delle quote Massaro: «Le risorse disponibili sono sempre meno e bisogna fare squadra»

BELLUNO. Aumento delle quote capitarie, i sindaci dicono no. La Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 si è riunita per un’analisi delle prime linee di indirizzo per il bilancio. «È emersa una riduzione delle risorse disponibili per quasi 50 mila euro», spiega il presidente Jacopo Massaro. «Una riduzione dovuta, da un lato, a minori trasferimenti dall’esterno e, dall’altro, al calo demografico nel nostro territorio».

Ora, bisogna ricordare che la Conferenza dei sindaci viene finanziata con le quote capitarie. «Se diminuisce la popolazione», commenta Massaro, «diminuiscono anche le quote stesse. E, per compensare, bisognerebbe aumentarle. Nello specifico, è stato calcolato che sarebbe richiesto un incremento di un euro pro capite». Un’ipotesi di cui i sindaci non vogliono sentir parlare. «Abbiamo avviato una discussione», continua Massaro, «condividendo che i Comuni non sono in grado di affrontare una cosa di questo tipo a fronte del mantenimento dei servizi. Personalmente ho fatto questa proposta: aumentare momentaneamente la quota, entro 12 giorni convocheremo poi l’esecutivo della Conferenza dei servizi, che predisporrà il piano di emergenza per il contenimento della spesa. Torneremo in seguito in Conferenza, approvando il bilancio con la quota pro capite non toccata, senza l’incremento».

«Per l’esecutivo si prospettano quindi giornate impegnative», aggiunge. «Dobbiamo riuscire in questa operazione. I sindaci sono stati chiari: i Comuni non possono affrontare una spesa ulteriore e hanno già razionalizzato molto». «Ci sarà la necessità di valutare alcuni costi importanti, non controllabili, nell’area minori», prosegue Massaro. «Per questo bisognerà ragionare in un’ottica di budget. E verificare l’appropriatezza della spesa. Ben s’intenda, gli interventi sono tutti necessari ma, di fronte a un calo di risorse, di deve pensare, appunto, all’appropriatezza degli interventi stessi: per fare un esempio, se un soggetto viene mandato in comunità a 180 euro al giorno e, quando ne esce, la situazione torna a essere per lui critica come prima, bisogna porsi delle domande».

La Conferenza ha l’obiettivo di lavorare con l’assessore regionale Lanzarin, «che si dimostra molto sensibile ai temi del nostro territorio», fa presente Massaro. «Sarà poi imprenscindibile un ragionamento globale per mettere insieme risorse Bim, Cariverona e Comuni, nell’ottica della costituzione di un grande fondo di solidarietà, da cui prelevare risorse per assorbire il colpo».

Martina Reolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi