Confessione col sorriso di Ghedina: «Sugli sci Gianluca Vacchi era più forte di me e Tomba»

CORTINA. «Io e Tomba gareggiavamo insieme, ma venivamo sempre battuti da Gianluca Vacchi. Per nostra fortuna smise di sciare...».
«Tutto vero, ma nessuno come Kristian riusciva a far correre gli sci, non aveva paura di niente». Un botta e risposta unico, a tutto sci, quello andato in scena tra “Una montagna di libri” e le colonne del “Corriere della sera”.
Protagonisti Kristian Ghedina, icona dello sci, e Gianluca Vacchi, imprenditore e influencer. Che a sorpresa, a pochi giorni dai Mondiali, rispondendosi sulle pagine del giornale, hanno ricordato gli anni trascorsi insieme sugli sci. E rivelato aneddoti sconosciuti.
E a poche ore di distanza è arrivata la risposta, gustosissima e inaspettata, di Gianluca Vacchi. Che intervistato da Michela Proietti sempre sul “Corriere” dichiara: «Sì, è tutto vero, e il fatto che Kristian lo abbia ricordato mi ha proprio fatto piacere: fino a 17 anni sciavo più forte di Ghedina e Tomba. Ma non so se sarei stato un campione: il talento da solo non basta e sarei stato forse penalizzato dal mio carattere particolarmente sensibile. Quando hai un cancelletto e, oltre, un muro di ghiaccio devi essere un carrarmato, come Alberto, o un matto come Kristian».
In che senso il Ghedo era matto? «Una volta eravamo in camera insieme in ritiro e di notte non si trovava più», ricorda Vacchi, «era in pigiama, con scarpe da ginnastica e tanti gradi sotto zero, a fare prove di equilibrio saltando da un sasso all’altro sul fiume». —
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