Consorzio agrario, utile oltre il milione

Il bilancio 2016 chiude con un aumento importante grazie soprattutto ai servizi legati alla viticoltura
BELLUNO. Cresce di oltre un milione di euro il valore della produzione nel 2016 per il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, trascinato da un aumento esponenziale dei ricavi legati al comparto vitivinicolo. Questa la prima lettura del bilancio d’esercizio, della direttrice Elsa Bigai, insediatasi un anno fa e presentato ieri in occasione dell’assemblea dei soci a Castagnole di Paese (TV): un bilancio, chiuso con segno positivo (utile di oltre 1 milione di euro), il cui dato più significativo appare appunto alla voce valore della produzione, pari a 97,2 milioni euro, cresciuto di circa l’1,35% rispetto all’esercizio del 2015. Un incremento determinato dalla crescita dei ricavi dalla vendita di “merci, macchine, prodotti finiti e prestazioni di servizi”, passata dagli 80,6 milioni del 2015 agli attuali 87,5 milioni, al cui interno rientrano i servizi legati alla viticoltura, in particolare agli impianti di vigneti, che con quasi 16 milioni di fatturato hanno visto un aumento delle vendite di circa l’87% rispetto all’anno precedente. Un dato che è conseguenza dell’aumento della superficie vitata in Veneto (+8,3% rispetto al 2015 – soprattutto per le varietà Glera e Pinot Grigio) e del generale buon momento economico per la produzione di vino, testimoniato dall’incremento medio del prezzo delle uve del 5,5% (pari a 0,83 €/Kg).


Viticoltura che va di pari passo con l’innovazione tecnologica, come dimostra la vendita di macchine, ricambi e attrezzature agricole, che insieme agli impianti di vigneto ha generato il 34% delle vendite maturate nel corso del 2016 dal Consorzio Agrario. Oltre al dato di 220 trattori venduti negli ultimi 12 mesi (il più alto di sempre), si segnalano tra le varie operazioni circa 50 atomizzatori a recupero e 7 vendemmiatrici, per una crescita complessiva delle entrate del settore rispetto all’annata precedente pari al 25%.


Tra gli altri settori di vendita, quello zootecnico (12% delle vendite totali del Consorzio) ha chiuso il 2016 con un +2,4%, mentre quello legato agli articoli da giardinaggio si è mantenuto sui livelli dello scorso anno. A bilanciare le performance positive, quelle a segno meno delle sementi (-15,32%), che riflette la progressiva diminuzione delle superfici coltivate a seminativo, e dei prodotti petroliferi (-16,7%) per effetto del calo dei consumi, della riduzione sulle assegnazioni annuali di gasolio agricolo, nonché per la diminuzione dei prezzi (oltre il 15%).




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