Contestata a Sovramonte la tassa di soggiorno
SOVRAMONTE . «Troppo veloci a mettere tasse», a fronte di un’offerta turistica che non è ancora ben strutturata. È questo il rimprovero che affittacamere ed esercenti di attività ricettive hanno rivolto al sindaco di Sovramonte e presidente dell’Unione montana, Federico Dalla Torre, durante la riunione convocata per discutere di tassa di soggiorno, approvata da tutti i consigli comunali del feltrino.
«Mi è stata sollevata l’obiezione che già è difficile attrarre turisti in zone non equiparabili ad altre dell’Alto Bellunese, come Falcade, ben più appetibili. La tassa, secondo loro, diventa un ulteriore disincentivo, specie se fissata in un euro per le attività ricettive. Gli esercenti hanno detto che si poteva quantomeno fissate in 50 centesimi, in maniera indifferenziata. Nessuno ha messo in discussione l’importanza di applicare una tassazione minima che poi va a rilanciare la strutturazione comprensoriale e provinciale del turismo. Ma è stato fatto tutto troppo in fretta, mi è stato detto, e la tassa fissata doveva essere contenuta».
Tutti i consigli comunali hanno approvato, alcuni all’unanimità altri a maggioranza, la tassa di soggiorno «per la finalità ad essa insita», dice l’assessore competente dell’Unione montana feltrina, Dario Scopel. «Questo non esclude che ci si riservi del tempo per fare delle valutazioni ulteriori su questa tassazione che potrebbe anche essere ritarata a seconda dei casi. Per noi era importante cominciare il cammino, facendo leva sugli amministratori locali».
Fra i comuni non sono mancati i voti contrari da parte dei gruppi di minoranza. A Lamon, ad esempio, pur condividendo l’opportunità di concertare territorialmente le politiche di sviluppo turistico, in collaborazione con Unione montana feltrina, il gruppo Effetto Lamon coordinato da Nicola Pradel, ha espresso voto contrario. La motivazione principale è che l’offerta turistica sull’altopiano non sia ancora sufficientemente definita a sviluppata per chiedere un’imposta, ancorché minima.
«Il progetto turismo originale prevedeva una serie di interventi in diversi settori, dall’acquisto di materiali ed attrezzature a fini turistici a studi per interventi strutturali», dice il capogruppo Nicola Pradel. «Dai dati appresi, ad oggi noi possiamo dire che gli interventi strutturali sono stati completamente stralciati, tra cui la nuova area camper, aree strategiche comprensive di attrezzature promozionali o parcheggi per realizzare la ferrata del Monte Coppolo e lo sviluppo di percorso lungo la Val Senaiga. Per altri interventi non è ancora chiaro se verranno mantenuti, modificati o stralciati per far spazio ad altre iniziative».
Laura Milano
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