Continua l’allerta per il vento, forti raffiche fino a domenica

Ieri l’apice secondo le previsioni meteo dell’Arpav. Chiusa di nuovo la Marmolada.  I comprensori sciistici monitorano la situazione adeguandosi di giorno in giorno

BELLUNO

Non accenna a diminuire il vento, che continuerà a soffiare molto forte in alta quota fino a domenica (almeno), costringendo gli impianti sciistici a farci i conti. Ieri è rimasta ferma la funivia della Marmolada e il giro del Sellaronda (il circuito dei quattro passi dolomitici intorno al massiccio del Sella), seppur aperto, era sconsigliato in entrambi i sensi. Chiuso invece il percorso del “Giro sciistico della Grande guerra” attorno alla montagna simbolo della prima guerra mondiale, il Col di Lana. Stoppata pure la seggiovia Padon 2 che collega Malga Ciapela al Passo Fedon, così come la funivia Lagazuoi. Qualche breve interruzione nel comprensorio di Cortina, dove in particolare la zona 5 Torri ha avuto aperture a singhiozzo. Nessun problema invece ad Arabba, con gli impianti in funzione.

Si vedono le ripercussioni sulle stazioni sciistiche del forte che sta sferzando le vette dal 30 dicembre, accompagnato dallo stato di attenzione dichiarato dal Centro funzionale decentrato della protezione civile del Veneto. L’allerta è ancora in corso.Da qui la raccomandazione agli enti locali di prestare attenzione.

Ieri l’apice, però l’Arpav di Arabba prevede ancora per qualche giorno il perdurare della condizione di forte vento in quota con ripercussioni sulla fruibilità dei comprensori, più o meno esposti, che possono avere delle difficoltà. Sono attese raffiche non solo in montagna, ma anche nelle valli e nella fascia pedemontana.

I singoli impianti sciistici stanno valutando giorno per giorno se tenere aperto oppure se chiudere, come accaduto alla Marmolada il 30 dicembre e di nuovo ieri, e a Cortina nella giornata del 31, mentre qualche piccolo intoppo ad Alleghe si è avuto mercoledì 2 gennaio.

La segnalazione messa in evidenza dal previsore del centro Arpav di Arabba Gianni Marigo è di vento da nord (Tramontana) con effetto Foehn nelle valli e in pianura almeno fino a domenica, con ventosità spesso forte o molto forte in quota e a tratti anche nelle valli e pure in pianura.

Le Alpi saranno interessate ancora da forti correnti settentrionali di aria inizialmente molto fredda in quota, anche se con valori diurni in lieve rialzo. Di conseguenza si avranno persistenti condizioni di Foehn con un effetto che mitigherà la temperatura alle quote medio-basse.

Marcato il cosiddetto effetto “wind-chill” in quota, cioè il fenomeno per il quale, in presenza d vento, la temperatura percepita dal nostro corpo risulta inferiore a quella reale. Si parla di temperature percepite ieri di -25/-27 a 2000 metri e di -35/-38 a 3000 metri durante le fasi più ventose.

Precipitazioni assenti o al più limitate a qualche sporadica e breve burrasca sulle Dolomiti centro-settentrionali. Alle quote più basse il vento è discontinuo. Può insinuarsi soprattutto nelle zone aperte a nord, come buona parte dell’Agordino e Cortina. Ci si può aspettare qualche raffica sostenuta, ma non pericolosa, da non destare preoccupazione.

Nel corso della giornata di lunedì, le correnti settentrionali si attenueranno per l’allontanamento verso Ovest dell’alta pressione. —
 

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