«Continueremo a investire nella videosorveglianza»

BELLUNO. Quasi 70 occhi elettronici vegliano sui bellunesi, e qualche nuova telecamera potrebbe presto arrivare. Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro è soddisfatto degli investimenti fatti in questi...
BELLUNO. Quasi 70 occhi elettronici vegliano sui bellunesi, e qualche nuova telecamera potrebbe presto arrivare. Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro è soddisfatto degli investimenti fatti in questi anni in materia di videosorveglianza: «Hanno portato a risultati importanti».


Un esempio? Le indagini che addebitano a tre bellunesi la responsabilità della rapina di Cirvoi, di quella al Pasquer e di quella in una sala slot a Santa Giustina. Un lavoro investigativo interforze che ha visto l’apporto della tecnologia, in particolar modo dei “leggitarga intelligenti”.


«Non sono i primi risultati che otteniamo grazie a questa tecnologia», spiega Massaro, «sono stati investimenti molto consistenti, da mezzo milione di euro, che hanno portato a risultati eccellenti sul fronte della sicurezza. Non ci adagiamo sugli allori, continueremo con una politica di investimenti tecnologici avanzati, che migliorano la qualità della vita dei residenti e dei turisti».


Le telecamere sparse nel Comune di Belluno sono poco meno di 70 e vengono usate per la videosorveglianza. Alcune sono dotate di un sistema “leggitarga”, altre si limitano a riprendere la zona interessata.


«Vengono usate per ricostruire i movimenti sospetti», continua Massaro, «prevalentemente per rapine e furti in appartamento. Talvolta ci sono tornate utili anche per individuare i responsabili di imbrattamenti».


Al momento sono “chiusi” tutti gli accessi alla città: chiunque entri o esca da Belluno in auto è schedato. «Abbiamo posizionato un radio faro allo stadio che ci consentirà di connettere via radio anche zone periferiche più alte», aggiunge Massaro.


«Quando sono arrivato, nel 2012, c’erano 6 telecamere. Ora sforiamo le 70, molte delle quali ad alta tecnologia, acquistate grazie a bandi nazionali o regionali. Abbiamo appena partecipato a un altro bando, vogliamo continuare su questa strada».
(v.v.)


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi