Contratto scaduto, sciopero il 26 maggio

BELLUNO. Lavoratori del pubblico impiego verso lo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. L’astensione dal lavoro è fissato per il 26 maggio, quando ci sarà anche una manifestazione regionale. E nel...

BELLUNO. Lavoratori del pubblico impiego verso lo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. L’astensione dal lavoro è fissato per il 26 maggio, quando ci sarà anche una manifestazione regionale. E nel giro di assemblee in programma in tutti gli enti del Bellunese, ieri è toccato a tutti i dipendenti di Comuni, Provincia, polizia locale, Arpav e Usl.

La sala Affreschi di palazzo Piloni era gremita ieri per l’assemblea, ma come ha sottolineato uno dei presenti, «sarebbe bello che anche il giorno dello sciopero ci fosse un’adesione così ampia anche se la giornata non ci viene retribuita».

Motivo del contendere «i contratti scaduti da sette anni e la mancanza di investimento sul lavoro. Vogliamo dare un segnale forte, facendo presente che per offrire servizi di qualità si deve prima di tutto dare dignità al lavoro», dicono i sindacati.

«Abbiamo chiesto uno aumento di 150 euro lordo al mese, ma il governo ha rilanciato offrendoci 10 euro, che è meno dell’indennità di vacanza contrattuale», precisa Gianluigi Della Giacoma della Fp Cgil.

«Le federazioni unitarie hanno presentato delle proposte che vanno in una giusta direzione riformatrice», dice anche Fabio Zuglian segretario della Cisl Fp. «Per noi rinnovare il contratto significa riorganizzare le Pubbliche amministrazioni, intervenendo sulle criticità organizzative, valorizzando le eccellenze per farle diventare il modello, rendendo i servizi vicini ai cittadini e per i cittadini».

La Uil Fpl, con Gino Comacchio rincara la dose: «Il nostro datore di lavoro sta dimostrando che non ha alcuna intenzione di rinnovare i contratti scaduti, e il governo spinge verso le privatizzazioni dei servizi pubblici».

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