Contributi europei un contadino rischia due anni e mezzo

I reati contestati dalla Procura sono truffa e falso ideologico ma i due rappresentanti della Coldiretti sentiti in aula hanno aggiunto molto poco

PONTE NELLE ALPI. La Coldiretti aiuta indirettamente il contadino. Le parti avevano già fatto le loro richieste sulla presunta truffa all’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura e all’Unione europea. Ma il giudice Feletto ha cercato di capirci di più e aveva convocato per ieri mattina in tribunale due rappresentanti dell’associazione di categoria. I ricordi di entrambi, sui quegli 80 mila euro di fondi europei incassati tra il 2009 e il 2015, non potevamo essere freschissimi ed entrambi non hanno aggiunto granché a quello che già si era saputo durante le precedenti udienze del processo.

Il pontalpino Luca Tomasella continua a rischiare una condanna a due anni e sei mesi, perché la Procura gli contesta anche il reato di falso ideologico. Ma potrebbe anche essere assolto, come ha chiesto il difensore Giorgio Gasperin, dopo aver prodotto una serie di sentenze. Sicuramente questa è slittata di nuovo, stavolta al 12 febbraio. È in quell’occasione che Feletto si chiuderà in camera di consiglio, per elaborarla e forse anche motivarla.

Il legale rappresentante della San Marco è accusato di aver formato, registrato e utilizzato un contratto di affitto falso, nel quale diceva di aver concluso accordi verbali di comodato di terreni agricoli nei comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi, che mai i proprietari gli avevano concesso, perché se ne occupavano di persona.

L’uomo si è difeso: «Faccio il contadino, ho la passione per gli animali e mi sono comportato come mio padre, quando gestiva la San Vigilio con mio zio. Avevo altro a cui pensare, visti i ritmi di lavoro, che interpellare i proprietari. Non c’era tempo e mi occupavo di questi fondi, a meno che non fossero loro a dirmi di non farlo. Avessi avuto solo il dubbio che questo non fosse corretto, il problema sarebbe stato risolto. Un contadino non va a rovinarsi per poche decine di migliaia di euro». —

G.S.

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