Contro la povertà carta di credito prepagata
BELLUNO. Lo Stato affianca i Comuni nel contrasto alla povertà. Da settembre sarà attivato su tutto il territorio nazionale il sistema di inclusione sociale (sia). In pratica la social card, carta di credito prepagata che sarà inviata alle famiglie meno abbienti che ne faranno richiesta attraverso i servizi sociali dei Comuni. Conterrà una cifra, stabilita sulla base dei componenti il nucleo familiare, che le persone potranno spendere per beni di prima necessità: generi alimentari e medicine per esempio. Ma la card si potrà usare anche in alcuni negozi convenzionati (di abbigliamento per esempio) e in posta, per pagare le bollette.
«Questa misura del governo si affianca a quelle che già mettiamo in campo come ente locale», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «Ed è molto importante perché le nostre risorse sono limitate. Da settembre le persone in situazione di disagio e povertà potranno avere un sostegno in più».
La card arriverà direttamente a casa delle famiglie e potrà essere ricaricata mensilmente. Per ottenerla la procedura è un po’ complicata e se ne occuperanno i servizi sociali del Comune: «Ci sarà un’assistente sociale dedicata solo a questo servizio», precisa la Tomasi. «Si occuperà di tutta la parte istruttoria, compresa la compilazione della domanda e l’invio della documentazione necessaria all’Inps, il quale poi invierà la card a casa delle famiglie che dimostreranno di avere tutti i requisiti richiesti».
Sono numerosi: il nucleo familiare deve avere un indice Isee inferiore a tremila euro, all’interno della famiglia deve esserci almeno un minore, un disabile o una donna incinta. Inoltre viene valutato l’effettivo bisogno, assegnando un punteggio a ciascuna situazione. Di fatto, la misura è dedicata a persone che non lavorano o che hanno impieghi precari o sottopagati.
La card avrà validità per un anno e la persona che la ottiene dovrà impegnarsi a uscire dalla situazione di difficoltà, cercando un lavoro, partecipando a progetti di formazione e non trascurando la salute. Il Comune dovrà verificare il mantenimento dei requisiti e l’utente per avere la card non dovrà beneficiare di altri interventi di sostegno al reddito).
«Da tempo si parlava di questa misura di contrasto alla povertà, necessaria perché servono fondi strutturali per gestire questa problematica», conclude la Tomasi. «Non possiamo prevedere quante persone richiederanno la social card (adesso sono una cinquantina di nuclei in carico ai servizi sociali), ma per i Comuni si tratta di un aiuto importante per aiutare queste persone».
Per avviare l’istruttoria gli utenti devono prendere un appuntamento con l’assistente sociale Irene Chieregato andando in ufficio (al primo piano di piazza Duomo 2) dalle 9.30 alle 11.30 dal lunedì al venerdì oppure telefonando allo 0437 913177.
Alessia Forzin
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