Contro lo spreco di cibo in Centro Cadore arriva la “family bag”
CALALZO. Stop allo spreco alimentare. Anche quando si mangia fuori casa, in ristoranti e alberghi. “Buoni oggi e anche domani!” è il progetto presentato ieri dall’Unione montana Centro Cadore. E a breve a tutti i ristoratori di Auronzo, Calalzo, Domegge, Lorenzago, Lozzo, Perarolo, Pieve e Vigo verranno distribuite le “family bag”, le borsette con cui i clienti potranno portare a casa il cibo non consumato.
I ristoratori vedranno il frutto del loro lavoro non andare buttato e singoli e famiglie saranno parte attiva di un sistema di “economia circolare”, in cui a essere ridotta è anche la produzione di rifiuti. «L’iniziativa gode del patrocinio del ministero dell’Ambiente e del contributo di Ecomont, Enaip e Comieco», fa presente Luca De Carlo, presidente dell’Um. «Si tratta della prima esperienza di questo tipo in provincia. E sarebbe bello poterla estendere. Le “family bag” - su cui è impresso il disegno, raffigurante la sua famiglia, della giovane calaltina Mavi Lozza, testimonial del progetto - saranno consegnate anche alla coop sociale Cadore, che diffonderà il materiale pubblicitario, oltre che a Pro loco e operatori turistici. Chiederemo poi che ristoratori e albergatori facciano promozione. Come Um metteremo vetrofania, cartoline da distribuire e, sui tavoli dei locali, dei segnaposto, affinché il cliente non si senta in imbarazzo a chiedere di portare via ciò che non ha consumato».
Il sacchetto anti spreco è diffuso in altri paesi. In Italia, invece, fatica a diffondersi. «L’iniziativa si colloca nella campagna nazionale “Family bag”, avviata in via sperimentale in Veneto dal ministero dell’Ambiente», prosegue De Carlo, che ha letto il messaggio inviato dal sottosegretario Barbara Degani ricordando che la “family bag” sarà introdotta a breve per legge.
“Buoni oggi e anche domani!” mira anche a ridurre la produzione di rifiuti, diminuendo quindi anche i costi in bolletta. «Fino a pochi anni fa Pieve, Calalzo e Lozzo erano, con il 31%, agli ultimi posti in provincia sul fronte della differenziata», precisa Ivan Dalla Marta, amministratore unico di Ecomont. «Sensibilizzazione e lavoro fatto hanno permesso di arrivare a un valore che supera il 74%. L’umido, per fortuna, viene recuperato in energia. Ma tra trasporto e smaltimento per l’Um Centro Cadore si spendono 450 mila euro all’anno. Iniziative come questa sono fondamentali».
«All’estero si parla di “doggy bag”. Il concetto di “family bag” è più estensivo e ci piace di più», aggiunge De Carlo. «Con questo progetto, tra l’altro, non si fa che andare a recuperare le tradizioni dei nostri nonni e avi, che non sprecavano nulla e sapevano come riutilizzare il cibo avanzato».
E a proposito di ricette, gli allievi del terzo anno di ristorazione dell’Enaip di Calalzo ne hanno già preparate una dozzina. «Tradotte in lingua», spiega Graziano Sadocco, responsabile Enaip per Longarone e Calalzo, «sono già inserite sul nostro sito. Ne prepareremo altre. A esse si accede con un Qr Code sulla borsetta».
Su proposta del sindaco di Pieve, Ciotti, verrà realizzato anche un libretto cartaceo. «Lo invieremo nelle case insieme al calendario Ecomont e a un vademecum contro lo spreco», dice Dalla Marta.
Martina Reolon
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