Controlli dei carabinieri all’Alberghiero di Longarone: spuntano due grammi di marijuana
LONGARONE
Prevenzione antidroga a scuola: spuntano due grammi di marijuana e uno studente dell’Alberghiero di Longarone viene segnalato in prefettura.
Continua l’attività di controllo dei carabinieri della Compagnia di Belluno che mercoledì scorso hanno “visitato” due scuole superiori della provincia, il Catullo di Belluno e l’Alberghiero a Longarone.
Il personale del Norm di Belluno coordinato dal sottotenente Giorgio Bergamo prosegue nell’attuazione di una specifica attività organizzata dalla prefettura, secondo specifiche direttive ministeriali di prevenzione e contrasto all’uso di sostanze stupefacenti.
Già all’inizio dell’anno scolastico i carabinieri erano stati nelle scuole di primo grado, elementari e medie del capoluogo, con l’ausilio di unità cinofile, per una attività di sensibilizzazione dei giovanissimi al problema della droga. Ad anno ormai avanzato, le verifiche toccano anche gli istituti superiori. Finora il lavoro aveva dato esito negativo e quello all’istituto di Longarone è il primo luogo scolastico dove invece viene trovato un po’ di stupefacente, seppure rientrante tra le sostanze “leggere”.
Il 10 mattina infatti all’Alberghiero un giovane studente è stato trovato in possesso di un grammo di marijuana che gli costerà la segnalazione alla prefettura di Belluno in qualità di assuntore. Ma il personale dell’Arma, arrivato anche con una unità cinofila e il cane Cyr dei carabinieri di Torreglia (in provincia di Padova), si è imbattuto anche in un ulteriore grammo che è stato trovato nel cortile della stessa scuola: sicuramente è finito in cortile dopo un “lancio” fuori dalla finestra, effettuato dal proprietario che non è stato identificato: alla vista dei carabinieri evidentemente qualcuno ha preferito liberarsi della “maria”.
Esito negativo invece all’istituto Catullo di Belluno dove Cyr, che ha girato fra i banchi con il suo conduttore, non ha “annusato” nulla di speciale.
Il servizio del Norm non si è limitato al mero controllo ma ha anche alla sensibilizzazione degli studenti sul tema, vero scopo del servizio che in futuro riguarderà anche altri istituti scolastici della provincia.
Al termine dell’attività ai giovani studenti è stata infatti illustrata la motivazione che sta dietro questo tipo di lavoro e le conseguenze penali e amministrative di condotte illecite, come la detenzione di sostanze stupefacenti. I ragazzi si sono dimostrati molto interessati e hanno partecipato al dibattito con numerose domande, confermando l’utilità di questo tipo di prevenzione. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi