Controllo di vicinato Belluno si organizza «Pronti a partire»

Il 18 la firma del protocollo: si inizierà con alcune frazioni Massaro: «Rapporto più saldo tra cittadini e forze di polizia»
Di Rubina Bon

BELLUNO. Sarà un avvio per passi successivi quello che porterà il controllo di vicinato a Belluno. La firma del protocollo d’intesa con la Prefettura e le forze dell’ordine (che interesserà anche i Comuni di Ponte nelle Alpi, Chies, Alpago e Tambre) è fissata per martedì 18 ottobre, come ha annunciato il Prefetto, Francesco Esposito, al termine del Comitato ordine e sicurezza che si è svolto mercoledì in Alpago. Sarà questo il “momento zero” dopo il quale scatterà la vera e propria organizzazione che vedrà protagonisti i cittadini. «Partiremo con le frazioni dove abbiamo un maggior collegamento con i comitati locali. Quando verrà tarata la modalità operativa, lo estenderemo al resto del territorio», spiega il sindaco Jacopo Massaro, «Verranno individuati uno o più referenti per ogni frazione che rappresenteranno il collegamento diretto tra la comunità e le forze dell’ordine, ma non solo. C’è infatti grande necessità di procedere con un lavoro di informazione dei cittadini sul corretto comportamento per cercare di evitare di finire vittime dei ladri. E questi referenti saranno chiamati anche a trasmettere le informazioni che arrivano dalle forze dell’ordine».

Tra frazioni e borgate, Belluno conta 52 comunità. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di estendere il controllo di vicinato quanto più possibile. Come ha precisato il Prefetto, i referenti dovranno seguire un percorso di formazione preliminare all’assunzione del ruolo che sarà curato dalle forze di polizia. Già dall’estate l’amministrazione e la Prefettura avevano avviato l’iter per l’istituzione del controllo di vicinato con l’obiettivo, come sottolinea Massaro, «di rafforzare il rapporto tra cittadini e forze dell’ordine». I contenuti del protocollo d’intesa sono stati vagliati dal Ministero dell’Interno, che ha dato il suo benestare. «Troppo spesso i cittadini percepiscono la sensazione di distanza dalle forze dell’ordine, in verità spesso le forze dell’ordine hanno bisogno della collaborazione dei cittadini anche per informazioni utili all’attività di prevenzione», aggiunge il sindaco, «Con il controllo di vicinato portiamo a Belluno uno strumento che altrove si è dimostrato valido e che ci mette al riparo da iniziative estemporanee che sono positive sotto il profilo dell’intento di collaborare, ma che devono essere incanalate in procedure codificate. Altrimenti il rischio è di non sortire l’effetto sperato o di essere pericolose». Una riflessione, questa, sulla linea di quanto già dichiarato nei giorni scorsi dal Prefetto. Tra le altre iniziative in materia di sicurezza che promuoverà l’amministrazione, anche una serie di assemblee pubbliche a gennaio con la polizia locale e le forze dell’ordine sulla sicurezza e le accortezze da mettere in pratica per difendersi dagli assalti dei ladri.

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