Contromano sull’A27 telecamere e segnali rafforzati
La segnaletica stradale sarà rafforzata all'entrata dell'A27. Lo hanno definito ieri tutte le parti in causa al vertice voluto dal prefetto Maria Laura Simonetti. «Vogliamo agire sulla viabilità in modo preventivo cercando di raccogliere da polizia, cittadini, sindaci le indicazioni per individuare gli interventi per migliorare la sicurezza delle strade», ha detto a conclusione il prefetto.
Il vertice è stato voluto anche dopo l’incidente mortale occorso questa estate, dove ha perso la vita un giovane del Comelico a causa di un’auto che viaggiava contromano «e anche in seguito a varie segnalazioni. È stato verificato che la segnaletica presente è regolare, anche se resta plausibile che nell'imboccare quello svincolo da Longarone si possono verificare degli scambi di corsia, da quella di accelerazione a quella di uscita dall'autostrada», ha precisato Simonetti.
Così con Autostrade per l’Italia che gestisce l’A27, polstrada di Treviso, competente sulla tratta, e di Belluno sono nati subito dei contatti e grazie alla collaborazione di tutti sono stati messi in atto degli interventi tempestivi come la posa delle balise, cioè dei paletti bianco-rossi che indicano il percorso obbligato per l’autostrada. Inoltre, tra la stazione di Belluno e la galleria Paraschegge, chi andrà contromano, troverà un segnale con due mani che indicano il senso vietato. Inoltre con segnali verticali sarà indicato che quello di Longarone è l'ultimo svincolo libero prima di entrare in autostrada.
Allo studio ci sono anche le telecamere da installare sulla galleria Paraschegge. Attualmente ci sono già quelle utilizzate per controllare il traffico. Si sta pensando di posizionarle in modo tale da vedere chi viaggia contromano, così da poter cogliere la targa e sanzionare comportamenti scorretti. Inoltre, se uno verrà colto ad avere un comportamento scorretto in modo abituale, per lui saranno dolori. Insomma non ci sarà più scampo a chi si immette contromano in autostrada.
«La nostra priorità è quella di prevenire prima che di sanzionare», ha detto il prefetto, a cui hanno fatto eco i responsabili della polstrada di Treviso e Belluno: «Si sta agendo, è bene chiarirlo, non per colmare delle lacune».
«Si tratta di interventi dai costi non elevati e che possono essere sostenuti anche in presenza di un periodo economico critico come quello attuale», conclude il prefetto Simonetti.
Ad apprezzare la soluzione trovata in prefettura ieri, anche il vice presidente del consiglio regionale, Matteo Toscani. «Apprendo con favore che il problema degli automobilisti che percorrono contromano il tratto dell’A27 compreso tra il raccordo con la statale di Alemagna in località Pian de Vedoia e la barriera di Ponte nelle Alpi è considerato risolto con l’installazione di belise e barriere divisorie e con il potenziamento della segnaletica».
«Ringrazio il prefetto per aver risposto con sollecitudine alla segnalazione che avevo fatto con una lettera inviata il 24 settembre scorso, proprio per chiedere un intervento urgente. Prendo atto favorevolmente che le soluzioni adottate dovrebbero scongiurare questi casi». E Toscani invita tutti a vigilare: «Invito i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine l’eventuale e malaugurato verificarsi di nuovi episodi».
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