Convenzione scaduta soccorsi solo dal Friuli

Erto e Casso. Dal primo gennaio gi interventi per gli incidenti in val di Vajont saranno esclusiva competenza friulana. Stop alle collaborazioni con Belluno
Di Fabiano Filippin
Un'ambulanza del Suem-118 che parte dal pronto soccorsoospedale belluno
Un'ambulanza del Suem-118 che parte dal pronto soccorsoospedale belluno

ERTO E CASSO. Farsi male a Erto e Casso non consentirà più di approfittare della “scorciatoia” in direzione dell'ospedale di Belluno: sino a data da destinarsi, il servizio di emergenza del 118 resterà esclusivamente in capo al Friuli Venezia Giulia. Significa che un infortunato o una persona che lamenti un malore in Val Vajont sarà trasportata solo a Pordenone o in altri nosocomi della zona. Di fatto le ambulanze e gli elicotteri provenienti dal Bellunese saranno off limits per l’area a cavallo tra le due regioni. Si tratta dell’effetto di una convenzione tra Friuli e Veneto scaduta con la fine del 2016 e mai rinnovata. Sino allo scorso 31 dicembre, in caso di incidenti, cadute in alta quota o semplici mancamenti, in paese giungeva l’autolettiga di stanza a Longarone piuttosto che l’elisoccorso di Pieve di Cadore. I pazienti, salvo particolari esigenze di posti letto, venivano spesso smistati a Belluno o nella stessa Pieve, con una riduzione notevole sulla tempistica.

La perdita di efficacia dell’accordo interregionale ha sospeso il servizio e il territorio di Erto e Casso è tornato a tutti gli effetti di competenza friulana. In queste prime settimane di blocco degli interventi, il sindaco Fernando Carrara ha già ottenuto un primo risultato, facendo riattivare quanto meno le visite ambulatoriali. Da qualche giorno i cittadini della valle possono nuovamente recarsi a Belluno o Pieve per appuntamenti specialistici: i direttori sanitari delle varie Asl e Regioni si sono infatti accordati su questo punto. In caso contrario sarebbe diventato difficile coordinare controlli già programmati da lungo tempo e sostituire dei medici che conoscono da anni i singoli pazienti.

Manca però all’appello la questione delle emergenze. Carrara è ottimista e si augura che prima dell’arrivo della bella stagione il problema, puramente burocratico e finanziario, sia definitivamente mandato in archivio. «Ho già avuto delle rassicurazioni dai funzionari che seguono la pratica e ne devo attestare pubblicamente l'impegno profuso per evitare disagi alla popolazione», ha commentato il primo cittadino. Il timore è evidente e presto spiegabile. Tra poche settimane lungo la ex statale 251 della Valcellina - Val di Zoldo si aprirà ufficialmente la “drive season”, con i tornanti presi di assalto da motociclisti e camperisti. Gli incidenti sono sempre in agguato lungo la 251. Èaddirittura capitato che si verificassero più sinistri contemporaneamente, con un intasamento dei centralini del 118. «Stiamo lavorando per scongiurare ogni possibile disguido a residenti e escursionisti», ha promesso l’amministratore di Erto e Casso.

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