Convitto, servono tre educatori in più

Falcade. Il dirigente del Follador ha scritto all’Ufficio scolastico: «Chiediamo una deroga per garantire anche i weekend»
Di Paola Dall’anese

FALCADE. Si cercano educatori per il convitto di Falcade.

La richiesta all’Ufficio scolastico di Belluno e a quello regionale parte direttamente dal dirigente scolastico dell’Istituto superiore Follador-De Rossi di Agordo e Falcade, Michele Di Tommaso, che si dice preoccupato per la gestione della struttura in vista del prossimo anno scolastico. «La stessa richiesta l’avevamo presentata anche lo scorso anno, ma non è stata accolta. E quest’anno ci abbiamo riprovato. Quello che ci serve è una deroga all’organico di fatto per il personale educativo».

Il dirigente spiega che il convitto di Falcade, che serve non soltanto l’istituto superiore con i suoi vari indirizzi di studio divisi tra Agordo e Falcade, ma anche lo ski college falcadino e che ogni anno conta fino a 140 studenti, resta aperto anche durante i fine settimana. E il numero di allievi che si fermano anche sabato e domenica «si attesta, sulla base dei dati storici, sul 40% del totale dei convittori, cioè siamo sull’ordine di una sessantina di ragazzi», continua il preside Di Tommaso che prosegue spiegando: «Sono ragazzi e ragazze non rientrano regolarmente in famiglia, vuoi perché devono svolgere attività agonistico-sportive legate allo ski college Veneto, vuoi perché ci sono molti studenti che arrivano da altre regioni come Sicilia, Campania, Marche, Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli, Trentino Alto Adige. Inoltre ci sono anche alcuni studenti di Paesi europei». Di Tommaso evidenzia come la necessità di fermarsi nel convitto sia dettata anche da motivi contingenti legati alle difficoltà viarie nel Bellunese. «Non possiamo dimenticare la carenza dei trasporti pubblici che hanno subito nell’ultimo anno numerosi tagli», precisa.

«In particolare mi riferisco al servizio di autobus da e per Belluno, ma anche al servizio delle Ferrovie dello Stato che non prevede più collegamenti diretti tra Belluno e Venezia e tra Belluno e Padova. Inoltre non ci sono collegamenti diretti tra Falcade e alcune valli del Trentino Alto Adige. E poi dobbiamo mettere in conto gli improvvisi eventi atmosferici a carattere nevoso degli ultimi anni, e gli episodi franosi che spesso interessano la viabilità».

Il dirigente scolastico fa anche notare come «la mancata concessione dei tre educatori in deroga per l’anno scolastico in corso, insieme col divieto di nomina del supplente per il primo giorno di assenza ha creato notevoli problemi alla gestione quotidiana, incidente sulla qualità del servizio, ma anche sulla sicurezza. Per cui non vorremo che queste condizioni di disagio si ripresentassero anche quest’anno».

Attualmente sono 17 gli educatori, ma ne servirebbero almeno altri tre, «altrimenti, come è accaduto quest’anno sono stato costretto ad applicare le turnazioni per utilizzare il personale, ma se qualcuno di questi si ammala andiamo in difficoltà. Per questo», conclude il preside, «mi auguro che l’ufficio scolastico regionale possa esaudire le nostre richieste».

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