Cooperativa, aumentano i conferimenti

Agordo. Ottimi i risultati, il presidente Chissalé: «L’obiettivo è pagare ogni anno un centesimo di più il latte ai produttori»
Di Gianni Santomaso

AGORDO. «Il nostro obiettivo è riuscire ogni anno a pagare un centesimo in più il latte ai nostri produttori. Ce la stiamo facendo». La Cooperativa Agordino Latteria di Vallata compie otto anni. Un periodo breve nel quale tuttavia l'Agordino ha visto crescere una realtà che dimostra una volta di più come in montagna solo con l'unione e la cooperazione si riesce a raggiungere risultati anche di tipo economico.

Una lezione, quella spiegata da don Antonio Della Lucia nel 1872 quando fondò a Canale d'Agordo la prima latteria cooperativa sociale d'Italia, che dunque ha trovato una continuazione. «Il punto vendita di Toccol – spiega il presidente della cooperativa, Roberto Chissalè - va molto bene e i nostri prodotti sono apprezzati in tutta la provincia. La nostra è una realtà a servizio dei produttori agricoli locali ai quali dobbiamo la salvaguardia del nostro territorio. Ecco perché il nostro risultato economico-commerciale diventa importante, perché garantisce un benessere alle aziende. In montagna si fa fatica a fare agricoltura e se non ci fossero le indennità compensative europee non ci sarebbe più neanche una stalla».

La cooperativa fa dunque la sua parte. «Se ci sono degli utili – dice Chissalè - devono essere destinati o ai produttori o ad investimenti. Noi in questi anni siamo riusciti a fare entrambe le cose. Il nostro obiettivo è quello di pagare ogni anno un centesimo di più il latte che ci viene fornito. L'anno scorso siamo riusciti ad arrivare a 49 centesimi al litro».

Gli investimenti effettuati negli anni, su tutti l'impianto che consente di riutilizzare l'acqua impiegata per raffreddare il siero, hanno consentito una crescita qualitativa e dei risparmi. Certo se la cooperativa potesse disporre di una sede propria ed evitare l'affitto, i benefici per i produttori potrebbero essere maggiori. La prima “scòta”, cioè la lavorazione del latte nel caseificio di Polane ad Agordo, avvenne nel gennaio del 2006, mentre lo spaccio di Toccol aveva aperto l'estate precedente. Il tutto era partito nel 2003 prima con una riunione in cui 27 allevatori su 29 presenti si erano impegnati a conferire il latte alla nascente cooperativa che inglobò i caseifici di Voltago, La Valle e Toccol. Operazione fondamentale per poter accedere al mutuo iniziale. Da allora è stata fatta parecchia strada. «Nella Conca – ricorda Chissalè – mancava un punto di riferimento per i produttori di latte, c'erano delle latterie turnarie, ma l'orizzonte era buio. Dopo la nostra fondazione sono sorte nuove stalle, ci sono giovani allevatori determinati nell'imboccare questa strada. Dei 12 soci conferitori (da Falcade, Taibon, Agordo, La Valle, Rivamonte) otto vivono quasi esclusivamente di agricoltura e allevamento. È quasi scomparsa la conduzione famigliare part- time e si sono affermati degli imprenditori veri e propri».

La cooperativa accoglie il loro latte, e lo trasforma in prodotti che si stanno diversificando sempre di più: oltre ai formaggi stagionati e alle caciotte, sono arrivati lo yogurt e fra un po' debutteranno il formaggio spalmabile e lo stracchino. Fra gli acquirenti non solo le famiglie, ma anche i ristoratori che sembrano aver capito come il prodotto agordino a chilometro zero rappresenti un valore aggiunto. «Nel 2013 – dice Chissalè – abbiamo lavorato oltre 6 mila quintali di latte, 500 quintali in più rispetto al 2012. Un prodotto che viene lavorato da due casari assunti a tempo pieno e venduto da tre dipendenti, due part-time e un tempo pieno».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi