Cooperativa di Cortina, un fatturato da 34 milioni

La direttrice De Zanna analizza l’economia bellunese: «C’è fame di lavoro» La prossima settimana la presentazione del report sul Bellunese alla Carpenada

CORTINA

«La mia visione della situazione economica della provincia? Dal mio osservatorio di Cortina presenta due facce ben diverse tra loro, e le spiego subito il perché».

Emanuela de Zanna dirige da un anno la Cooperativa di Cortina, una delle più antiche istituzioni della perla delle Dolomiti, fondata nel 1893, dunque con ben 125 di storia alle spalle. La de Zanna, di origini ampezzane ma nata ad Ivrea, fino a pochi mesi fa ha vissuto e lavorato a Torino.

«Sì, e non conosco ancora bene – ci tiene a precisare – tutta la realtà della provincia. Se mi concentro però su Cortina vedo segnali positivi per quanto riguarda la situazione della nostra cittadina e del turismo che arriva quassù, ovviamente di fascia alta e con una buona propensione a spendere. D’altra parte, però, guardo con un certo allarme il quantitativo, sempre più elevato, di curricula che mi arrivano per la richiesta di un posto di lavoro».

Ovvero? «Colpisce il numero, sempre più alto, delle richieste, ad indicare che c’è fame di lavoro ed una disoccupazione persistente; poi la fascia di età, cioè giovani che non frequentano l’università o sono neo-laureati, ma anche gli over 50, spesso con alle spalle un’occupazione nel settore occhialeria e poi costretti dalla crisi a saltare da un posto di lavoro all’altro; infine il perimetro geografico, che si allarga sempre di più, e comprende, ad esempio, paesi come Domegge, Calalzo, Laggio di Cadore, dai quali per raggiungere Cortina serve anche un’ora di macchina».

Quello di Emanuela de Zanna è dunque un punto di vista privilegiato per guardare al mondo dell’economia della provincia, anche in vista della presentazione dello speciale Top 500 Aziende Belluno, promosso dal nostro giornale, in calendario giovedì 14 febbraio alle 17.30 al Park Hotel Villa Carpenada di Via Mier 158.

L’incontro sarà introdotto dal direttore del Corriere delle Alpi, Paolo Possamai, e da Filippo Zagagnin Partner di PwC; ed aperto con un intervento su “Le performance delle imprese di Belluno e provincia” di Antonio Parbonetti, professore ordinario Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, e di Giorgio Simonelli, Associate Partner di PwC; seguirà una tavola rotonda con Antonio Bortoli, Direttore Generale di Lattebusche SCA, Alessio Cremonese AD di Manifattura Valcismon SpA, e Stefano Giacomelli, direttore generale di Sinteco SpA.

La chiusura sarà affidata a Lorraine Berton, neo presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.

La Cooperativa di Cortina ha chiuso il 2018 con un fatturato di 33, 9 milioni, in ulteriore crescita rispetto 33 milioni dell’anno precedente. «Sì, i conti sono positivi – spiega Emanuela de Zanna – e sono trainati per un 30% dall’alimentare, mentre i maggiori utili derivano dall’abbigliamento. Indicano, insomma, un segnale di ripresa allargato allo scenario italiano, se si considera che i nostri clienti sono per il 70% turisti, arrivano da fuori Cortina e spesso da fuori regione. Per quanto riguarda l’aspetto più locale, vale invece il termometro delle richieste di lavoro, che indica febbre alta. Soprattutto per gli over 50 che non sono anziani, non sono abbastanza vicini alla pensione, ma non stanno trovando opportunità di reinserimento».

Attualmente la Cooperativa dà lavoro a 180 addetti, che diventano 220 in alta stagione. E si compone di dodici reparti: Profumeria, Casalinghi, Mondo del regalo/Souvenir, Cartoleria/Libreria, Alimentari, Ferramenta e Tecnologia, Abbigliamento dalla moda allo sport, Stoffe e merceria, Giocattoli, Intimo, Calzature, Sport (attrezzatura), con 8 capi reparto, di cui 2 donne. Poi vi sono sei negozi esterni, i monomarca The North Face, Salewa, CMP, Morotto, il Discount Eurospin ed un negozio Centro Casa, questi ultimi due a Pian da Lago.

«Realtà acquistate nel tempo – spiega la direttrice – perché la Cooperativa deve per Statuto reinvestire gli utili sul territorio e lo fa anche attraverso l’apertura di nuove attività commerciali che, da un lato, arricchiscono Cortina e, dall’altro, danno lavoro a sempre più persone, nell’ottica della funzione sociale della nostra azienda». —




 

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