Copertura cellulare sulla diga del Vajont

Arriva la banda larga e la copertura telefonica cellulare estesa ad Erto e nella zona del Vajont.
Grazie alla collaborazione tra Comune e Vodafone infatti sono stati installati nuovi ripetitori che permetteranno il pieno collegamento telefonico.
Alcune zone, in particolare la frazione di Casso e la frequentatissima zona della diga, presentavano spesso problemi di segnale con, a volte, la mancanza perfino della ricezione. Questo era dovuto ad infrastrutture vecchie e ai problemi legati al complesso territorio montano.
Il sindaco di Erto e Casso Antonio Carrara si dichiara soddisfatto per questa operazione che aiuterà residenti e turisti, anche in un’ottica di lotta allo spopolamento montano.
«Con questo collegamento – ha detto – riduciamo le distanze tra la popolazione. Oramai i servizi telefonici sono essenziali e ne abbiamo avuto la dimostrazione con i recenti danni dal maltempo. Questo servizio, reso possibile grazie a Vodafone, sarà molto utile non solo per i residenti ma anche per i turisti dell’area Vajont (50mila gli accesi registrati al coronamento della diga nel 2017, ndr) e gli appassionati di arrampicata e esclusioni che frequentano la nostra vallata».
«Il nostro obiettivo – spiegano Luca Laroni e Fabio Di Sarno di Vodafone – è quello di fornire servizi simili a chi vive in città. A nostro parere la tecnologia può aiutare i territori più deboli e frenare lo spopolamento. Questo è un modo concreto per far restare le imprese e le persone sul territorio. Ringraziamo quindi il Comune di Erto che ci ha creduto e ci ha supportato».
Il progetto ha portato alla installazione di un ripetitore ad Erto che intercetta il segnale da Longarone, portando il servizio da 2G a 4G. In questo modo si potrà navigare con la banda larga e utilizzare molte funzioni utili per lavoro o altro.
L’installazione di questa antenna è stata abbastanza complessa dato il territorio dolomitico.
Nel 2019 è prevista una seconda fase con la creazione di altri ripetitori per servire meglio Casso e la diga. «
Ottimo esempio di alleanza strategica tra enti locali e privati – ha detto Luciano Gallo, direttore Uti (equivalente friulano dell’Unione montana) del Friuli Occidentale – grazie a queste risorse tecnologiche si potrà promuovere al meglio il nostro territorio che è patrimonio Unesco. Dobbiamo infatti puntare su un nuovo modello per l’abitare».
«La telefonia è un servizio fondamentale – aggiunge Stefano Lucchini, vicepresidente Uncem Friuli – negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’inversione di tendenza. Alcuni giovani stanno riscoprendo alcune professioni legate al territorio e vogliono stare nei nostri paesi di montagna invece che scendere nel fondovalle. Questo però è possibile solo se ci sono i collegamenti e servizi all’avanguardia come la banda larga. L’auspicio quindi è di replicare qualcosa di simile anche in altri Comuni della vallata».
Presenti alla presentazione molti sindaci dei paesi limitrofi: nei prossimi mesi possibili quindi nuovi accordi con Vodafone per estendere ulteriormente il servizio. —
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