Coppa d’oro, «chi la sta organizzando?»
BELLUNO. Nebbia fitta sull’Aci Belluno. Nulla è cambiato negli ultimi mesi: non è stato nominato il commissario, necessario per traghettare il club all’assemblea per eleggere il nuovo direttivo. Non sono stati approvati i bilanci 2016 e 2017 (per quest’ultimo, in verità, c’è tempo fino al 30 aprile). Poco o nulla si sa della Coppa d’oro. O meglio, una certezza c’è: la manifestazione si farà. Se ne ha conferma nel sito ufficiale della federazione, acisport.it. Ci sono anche le date: 19-22 luglio 2018.
In questi giorni alcuni alberghi di Cortina stanno ricevendo le prime prenotazioni di camere per l’importante evento. Ma a fronte di questa certezza c’è un dubbio: chi organizzerà la Coppa d’oro? Il contratto con la Meet comunicazione, l’agenzia che se n’è occupata dal 2012, è scaduto il 31 dicembre 2017. «E a quanto risulta non sono stati fatti bandi per affidare l’organizzazione», spiega Daniela Pongiluppi. Socia e tesserata Aci, facente parte del direttivo rimasto in carica dal 2011 al 2015, Pongiluppi è preoccupata per le pochissime informazioni che filtrano dalla sede bellunese, commissariata ormai da un anno dopo le dimissioni di metà consiglio direttivo (avevano lasciato Gianpaolo Bottacin e Tiziano Introvigne). Da allora l’Aci Belluno attende la nomina di un commissario, che spetta al ministero per gli Affari regionali, turismo e sport: il nome proposto da Aci Italia, infatti, era stato cassato dal ministero. A mandare avanti l’ente è il direttore, Gian Antonio Sinigaglia, che allarga le braccia: «Stiamo aspettando la nomina. Ancora non è avvenuta», afferma.
Ma Pongiluppi rincara: «Nulla si sa dei bilanci 2016 e 2017. Da due anni non vengono convocate assemblee per i soci. Nulla si sa della Coppa d’Oro, e questo mi preoccupa molto considerando che il marchio è di proprietà di Aci Belluno e che questa manifestazione è molto rinomata e importante per il nostro territorio e il nostro club». A quanto si sa, dell’organizzazione 2018 si starebbe occupando direttamente l’Automobil club Italia. «Forse non eravamo dei visionari quando manifestavamo la preoccupazione che ci venisse tolta la titolarità del marchio», continua Daniela Pongiluppi. «Chi organizzerà quest’anno la Coppa d’Oro? Cosa sta succedendo all’Aci Belluno? E il commissario? È possibile che in tutti questi mesi non sia stato possibile individuare una persona adatta?». Domande che Pongiluppi si fa da tempo, e che attendono una risposta.
«Io so solo una cosa», conclude, lei che ai tempi in cui sedeva nel consiglio direttivo aveva la delega proprio alla manifestazione per auto d’epoca seconda in Italia, per storia e importanza, solo alla Mille Miglia. «L’Aci Belluno non può perdere la Coppa d’oro. Il marchio è di proprietà dell’Automobil club Belluno, è un patrimonio prezioso che ci ha salvati da una situazione molto delicata. In base a cosa la si vuole portar via da Belluno?».
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