Coppia dorme in tre b&b e se ne va senza pagare

Dopo Vittorio Veneto, la denuncia di un gestore truffato di 2.600 euro «Hanno colpito anche a Ponte e Longarone. Ora sarebbero in Nevegal»
Il B&B Ai Sbarai di Farra d'Alpago
Il B&B Ai Sbarai di Farra d'Alpago

FARRA D’ALPAGO. Ha colpito anche nel Bellunese. La coppia di coniugi che dorme nei bed & breakfast e se ne va senza pagare ha mietuto vittime anche in provincia di Belluno. Sono almeno tre le strutture che hanno ospitato (chi per due mesi, chi per un mese, chi per una settimana), la coppia di diabolici sposi (E.M. pontalpina e M.B. mestrino le iniziali dei loro nomi) che dormono a sbafo.

A raccontare la vicenda è Claudio Concato, del B&B Ai Sbarai di Farra d’Alpago: «Ho letto sul Corriere delle Alpi le peripezie di una coppia bellunese che dorme e mangia a scrocco in diversi locali di Vittorio Veneto. Devo dire che quella coppia somiglia tanto ai due sposini che hanno pernottato per due mesi nel mio bed&breakfast (da metà giugno a metà agosto di quest’anno), andandosene senza pagare il conto: 2.600 euro».

L’atteggiamento amichevole dei due aveva ingannato il titolare della struttura: «Erano simpatici, la figlia di lei aveva fatto amicizia con i miei, la donna lavorava in un’azienda di Paludi, cosa che ho verificato con i miei occhi. Si muovevano anche tra le agenzie immobiliari dell’Alpago, in cerca di un fondo per aprire un negozio e di una casa dove stabilirsi. Erano interessati, ma poi non concludevano mai l’affare Facendo delle ricerche, ero venuto a sapere che qualche anno fa avevano aperto un negozio a Ponte nelle Alpi, che non aveva avuto fortuna; ho pensato, quindi, che volessero riprovarci».

A metà agosto, l’amara sorpresa: i due spariscono nel nulla. «Il marito», commenta il titolare del bed&breakfast, «si è allontanato al mattino, la donna al pomeriggio, lasciando il conto da pagare».

Concato inizia così le sue ricerche e scopre che la diabolica coppia aveva colpito nel 2012 anche a Ponte nelle Alpi e precisamente a Casa Giusy, nella frazione di Mares. Qui avevano pernottato per un mese, prima di darsela a gambe levate.

«Non ci ho visto più dalla rabbia», prosegue Concato. «Con mia moglie ci siamo recati all’esterno della fabbrica dove la donna lavorava; una volta uscita (erano le 22), l’abbiamo pedinata e abbiamo visto che assieme al marito si era sistemata a Casa Gilda a Longarone. Il giorno dopo ho chiamato i proprietari della struttura e, assieme alla signora Giusy, abbiamo dato loro appuntamento per metterli al corrente della situazione. Nemmeno il tempo di intraprendere la conversazione, che lei e lui avevano fatto le valigie, lasciando anche questo B&B senza pagare il conto».

Concato ha allora deciso di passare alle vie di fatto: «Sono andato ai carabinieri di Puos e ho denunciato questa coppia che vive a sbafo sulle spalle di chi lavora. Sono anni che scorazza in giro, facendo danni a destra e a sinistra. Purtroppo, sono passati quattro mesi dalla mia denuncia e non è accaduto alcunché. Mi sa che questa storia andrà avanti per le lunghe».

Concato è arrabbiato, anche perché sembra che ora, con lo stesso stratagemma, la coppia si sia stabilita in Nevegal: «Mi dicono, ma il condizionale è d’obbligo, che abbiano preso in affitto una casa sul colle dei bellunesi e che vadano dicendo di voler aprire una pescheria a Trichiana. Sarà vero? Consiglio a chi di dovere di tenere gli occhi ben aperti».

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