Cori razzisti, Daspo a due ultrà triestini

Il questore rifiuta la tesi difensiva presentata dall’avvocato, sei anni di divieto e obbligo di firma al leader della curva Furlan
Di Marco Ceci

BELLUNO. Cori razzisti e danneggiamento. Sono queste le motivazioni che hanno portato il questore di Belluno, Michele Morelli, a disporre il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di due tifosi della Triestina.

Un ulteriore giro di vite (dopo il provvedimento recentemente assunto per un ultrà del Treviso, relativamente alla partita di Eccellenza tra il San Giorgio Sedico e i biancocelesti) per contrastare gli episodi di violenza durante le manifestazioni calcistiche quello deciso dal questore, che nello specifico non ha ritenuto valide le memorie difensive fatte pervenire in questura dall’avvocato udinese che difendeva, in particolare, il 28enne Lorenzo Campanale, leader della Curva Furlan, cuore del tifo alabardato.

Nei confronti dei due tifosi triestini, Campanale e il 41enne R.A., è stato infatti disposto il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per un periodo, rispettivamente, di sei e cinque anni.

I fatti risalgono alla gara giocatasi al Polisportivo di Belluno il 4 ottobre 2014, tra i gialloblù e, appunto, la formazione giuliana. Durante la partita l’attenzione della Digos di Belluno, in loco per il servizio di ordine pubblico, era stata «dapprima attirata dal comportamento di R.A.», si legge nella nota della questura, «il quale, staccatosi dal gruppo sistemato nella tribuna ospiti, dopo essere sceso repentinamente dalla gradinata, si arrampicava sulla rete di recinzione del campo nell’evidente tentativo, non portato a compimento per la presenza di spuntoni metallici, di scavalcarla. Lo stesso, dopo aver desistito, inveendo contro il direttore di gara, si scagliava contro un cartello di plastica appeso alla recinzione, recante le norme di comportamento e la planimetria dei sistemi di sicurezza, colpendolo con calci e pugni fino a danneggiarlo irrimediabilmente. Allo stesso tempo si distingueva per il proprio comportamento C.L. (Lorenzo Campanale, ndr), il quale con evidente carisma fomentava altri tifosi della Triestina nell’effettuare “slogan di scherno” consistiti nell’urlare ripetutamente all’indirizzo del giocatore di colore bellunese, Samba Sadio (nativo del Senegal), il verso animalesco “uh, uh, uh” ogni qualvolta quest’ultimo entrava in possesso della palla».

Identificati da personale della questura di Belluno e di quella di Trieste, nei confronti dei due tifosi alabardati è scattato scattato il Daspo. «In aggiunta, e in considerazione della recidività degli stessi, il questore di Belluno, al fine di rendere effettivo il divieto e per la medesima durata, ha deciso di prescrivere l’obbligo di presentazione presso la questura di Trieste 20 minuti dopo l’inizio e 20 minuti prima della fine di ogni incontro dell’Unione Triestina 2012».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi