Corona, solo un anno per le accuse di Darù

MILANO. Le accuse contro Corona stanno poco in piedi. Incastrato dalla collaboratrice bellunese Geraldine Darù, l’ex fotografo dei vip è stato condannato dal tribunale di Milano a un anno di...
MILANO. Le accuse contro Corona stanno poco in piedi. Incastrato dalla collaboratrice bellunese Geraldine Darù, l’ex fotografo dei vip è stato condannato dal tribunale di Milano a un anno di reclusione solo per un illecito tributario: la sottrazione fraudolenta delle imposte relativa a una vecchia cartella esattoriale notificata alla sua società. Fabrizio Corona è stato assolto dall’accusa di aver nascosto al fisco 2,6 milioni di euro nascosti tra il controsoffitto del soggiorno dell’ancora più storica collaboratrice Francesca Persi e le cassette di sicurezza in Austria. Cadute anche le accuse di intestazione fittizia di beni e omissione della segnalazione alla Guardia di finanza di variazioni patrimoniali. A proposito, Persi è stata condannata a sei mesi e le è stata revocata la custodia cautelare.


Corona, invece, rimane in carcere perché deve scontare i circa cinque anni restanti di cumulo delle pene definitive, anche perché nell’ottobre scorso, dopo l'arresto, il tribunale di sorveglianza di Milano gli aveva revocato l'affidamento in prova ai servizi sociali. Il pubblico ministero Alessandra Dolci aveva chiesto cinque anni per quello che era considerato il re dei paparazzi, alla fine delle indagini condotte insieme ai colleghi Ilda Boccassini e Paolo Storari. Le motivazioni saranno disponibili tra 90 giorni e, sulla base di quelle, la procura della Repubblica valuterà se fare appello o meno.


L’accusatrice dei due è in vacanza, almeo dal suo profilo Facebook. Grande amica di Nina Moric era nella compagnia di Corona fin dal 2011, quando lavorava in un studio medico a Milano e frequentava l’ex autista Tiziano Amoruso. Il suo nome ricorreva spesso nell’ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico di Corona e Persi, che era accusata di essere stata una prestanome nella gestione della società Atena. Darù è stata allontanata da questa srl e avanza dei soldi, che non ha ancora avuto, ma avrebbe cercato di rimediare, trattenendo per garanzia un orologio di valore che lo stesso Corona le avrebbe dato per portarlo a riparare.


I rapporti tra i due si erano guastati e Darù ha avuto un ruolo fondamentale nelle indagini preliminari. La donna, ha spiegato quello che sapeva di un tentato furto sofferto da Persi tra il 2 e il 3 settembre e aggiunto di essersene andata a vivere in quella casa per alcuni giorni. Si è parlato di una borsa, che Persi avrebbe dato in custodia proprio a Darù. All’interno un certo numero di buste con all’interno dei soldi. Andrà a riprendersela, prima di partire per l’ Austria.


La stessa Persi sarà perquisita, alla presenza della Darù, che sarà in grado di descrivere con precisione non solo questa circostanza, ma anche il funzionamento della Atena: il ruolo di Corona e quello dei familiari. Le parole di Darù hanno trovato riscontri. Diverse persone hanno confermato le circostanze, a cominciare da quel borsone pieno di soldi, per finire con i viaggi oltre confine di Persi.
(g.s.)


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