Coronavirus a Belluno: deride la polizia al controllo, querela in arrivo

Un giovane, fermato senza mascherina per strada, filma l’agente e fa un post. Il sindacato: «Umiliazione intollerabile»

BELLUNO. Esce per portare a spasso il cane ma non indossa la mascherina. Fermato dalla Polizia, contesta il poliziotto, lo filma (senza dimenticare un insulto mentre l’agente si allontana) e posta il video su facebook. Non finirà come una goliardata sui social, quella fatta da un ragazzo fermato ieri a Ponte nelle Alpi dalla Polizia. Marco Ceolin, segretario del sindacato Fsp, oggi sporgerà querela nei confronti dell’autore del video, e di chi ha commentato in termini oltraggiosi sotto al post.

«Non posso tollerare che un operatore di polizia venga umiliato in questo modo», sbotta Ceolin. «L’agente stava facendo il suo lavoro, è stato professionale e corretto. Non è concepibile quello che è successo, né sono tollerabili i commenti che si leggono sotto a quel post fatto su Facebook».

I fatti

È accaduto tutto ieri. Bella giornata di sole, un ragazzo decide di uscire con il cane e la fidanzata. Non indossa la mascherina (lo ammette lui stesso nel video) e viene fermato da un’auto di pattuglia nella zona di Ponte nelle Alpi. L’ordinanza firmata dal presidente del Veneto Luca Zaia, però, impone l’utilizzo di una protezione per la bocca e il naso anche per fare una breve passeggiata sotto casa.

Il giovane prende subito il telefono e inizia a filmare il poliziotto, che si rende conto di essere ripreso e mantiene calma e professionalità. L’autore del video appare critico nei confronti della norma che impone di usare la mascherina all’aperto, e anche nei confronti dei poliziotti che lo hanno fermato. Quando i due salgono in macchina, li deride e gli scappa un insulto.

Il video nelle chat

Quel video, diffuso sui social, ieri è girato anche in tantissime chat whatsapp. Sono in molti ad averlo visto, fra i quali c’è il segretario della Federazione sindacale di Polizia, Marco Ceolin, che è rimasto senza parole.

«Quel video umilia persone che stanno lavorando dodici ore al giorno, che stanno cercando di fare la loro parte in questa emergenza per far rispettare le normative che sono state emesse», spiega. «Non c’è solo il coronavirus: stiamo continuando tutti i servizi di controllo del territorio. Essere ripresi così, mentre si sta svolgendo un servizio di ordine pubblico, non è accettabile. E non lo sono tutti i commenti dove vengono insultati degli agenti di polizia».

Partirà la querela

Ceolin ricorda che i poliziotti (come le altre forze dell’ordine) sono esposti al rischio di contagi: «Ma facciamo il nostro lavoro perché ce lo siamo scelto, è una missione per noi. E non è tollerabile che ci sia chi filma un poliziotto in quella maniera e con quell’atteggiamento».

«Domani (oggi per chi legge, ndr) sporgerò formale querela nei confronti dell’autore del video e di tutti quelli che hanno commentato in maniera oltraggiosa», conclude Marco Ceolin, ancora allibito per l’episodio per l’epilogo che ha avuto con la diffusione del video. E mi costituirò parte civile come sindacato».

«È stato umiliato un collega molto professionale, corretto e preciso, non esiste proprio», chiude. «La gogna mediatica è stata indecente e non la posso tollerare».
 

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