Coronavirus, allevatore di Feltre si reinventa: "Galline vive e pollai a domicilio"

Roberto Schievenin ha iniziato a vendere a domicilio volatili e pollai da montare. Il passaparola e i social hanno premiato l’idea dell’imprenditore di Pont

FELTRE

Invece di andare al supermercato a prendere le uova, diverse persone stanno riscoprendo le tradizioni, comprando il pollaio da montare dietro casa e le galline.

A raccontarlo è Roberto Schievenin dell’allevamento avicolo a Pont, che dopo aver superato alla fine degli anni Novanta l’influenza aviaria, adesso non si fa scoraggiare dall’emergenza coronavirus.

L’azienda si è infatti riorganizzata effettuando consegne a domicilio di animali da cortile, mangime e granaglie e anche di pollai. L’iniziativa è stata lanciata attraverso i social network e il passaparola sul web sta funzionando.

«L’idea è nata dall’esigenza dettata dal momento e qualcuno sta tornando alla terra», spiega Roberto Schievenin. «Avevo dieci pollai in legno da montare e ne ho già venduti sei. Persone che forse non avevano mai pensato di tenersi le galline, ma che magari hanno un po’ di posto dietro casa e hanno ordinato queste strutture dove metterne quattro-cinque, dicendosi che così hanno le uova fresche tutti i giorni».

Roberto Schievenin ha avviato l’azienda nel 1997. «Però ho cominciato a seguire i mercati e le fiere con mio zio quando avevo 10 anni e da quando ne avevo 14 ho iniziato ad andare con l’Apecar in giro per i paesi a vendere», spiega.

In questo periodo con i mercati settimanali annullati (Roberto Schievenin abitualmente è presente con il suo banco a Feltre il martedì, ad Agordo il mercoledì, a Sedico il giovedì e a Santa Giustina il venerdì) e l’impossibilità di partecipare alle fiere a Trento e Bolzano, «con il mio collaboratore Rudy Villabruna abbiamo pensato alla soluzione a domicilio. Abbiamo pubblicato l’annuncio su Facebook e vedo che sta funzionando. Da venerdì abbiamo già avuto una cinquantina di chiamate per la consegna a casa», spiega il titolare dell’allevamento di via Col Fiorito a Pont, che effettua la vendita di animali da cortile (dal pulcino al coniglio, dalla quaglia al tacchino, passando per la gallina da uova), ma anche di attrezzature avicole, mangimi e impianti per l’avicoltura.

«Nel male della situazione in cui ci troviamo, c’è il bene del ritorno alla terra, di tenersi delle galline e dei polli, e di mangiare sano, mentre alla grande industria del settore basta fare business e deve fare sempre utili», dice Roberto Schievenin. «Le multinazionali vogliono fare scomparire noi piccoli».

Non è un momento facile: «Stiamo soffrendo perché questa sarebbe la nostra stagione», conferma Schievenin, classe 1970, che ha creato l’azienda ventitré anni fa. «Ho superato l’aviaria e altre difficoltà sempre dandomi da fare, e passerà anche questa. Mi è venuta in mente l’idea della consegna a domicilio promossa attraverso Facebook proprio per la necessità, perché abbiamo migliaia di animali che vengono avanti. Cerco di tenere duro e mi do da fare per consegnarli casa per casa. Anche se qualcuno prende una gallina o due, non dico di no e gliele porto a casa, anche se magari non ho convenienza. Adesso è così, ma quando sarà passata l’emergenza magari si ricorda del servizio». —

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