«Corsi di laurea per ottici e informatici»

Boito (Certottica): «Nei prossimi tre anni serviranno 5 mila figure nei settori manifatturiero e servizi»

LONGARONE. «Nei prossimi tre anni occorrerà qualificare almeno 5 mila nuovi addetti per garantire il turnover di crescita nel settore manifatturiero e dei servizi». L’allarme per la carenza di figure professionali arriva da Luigino Boito, presidente di Certottica, nel corso dell’incontro, organizzato da Assostampa Belluno a Longarone, nell’ambito della formazione continua.

«Il nostro distretto dell’occhiale», ha detto Boito, «ha una vitalità marcata, ed è significativo che i grandi marchi abbiano deciso di riportare in Italia la loro produzione e in particolar modo in provincia. Con questo rientro, però, diventerà presto necessario avere a disposizione manodopera specializzata. Ed è qui che iniziano le difficoltà, perché non si riescono a trovare queste figure».

Dal presidente Boito parte l’appello a Provincia, Comuni, Consorzio Bim e associazioni di categoria per la creazione di un polo di formazione in grado di rispondere alle esigenze del territorio. «Certottica ha evidenziato quali sono i profili più richiesti dalle nostre aziende, dagli ingegneri meccanici agli specialisti informatici, passando per autisti e operatori sociosanitari. Su questo dobbiamo concentrarc, per attivare corsi per formare queste figure. Qui il politecnico esiste già», ha detto Boito, rispondendo ai sindacati di categoria che hanno auspicato la nascita di una struttura in provincia per assecondare le esigenze del comparto. «Noi facciamo già formazione, ma serve potenziarla, perciò sigleremo un gemellaggio con l’Istituto Zaccagnini di Bologna, per portare un corso di ottica con laurea triennale e uno in informatica per agevolare il processo Industria 4.0. Ma bisognerà agire anche con le scuole, affinché orientino le famiglie e i ragazzi verso i settori che vanno per la maggiore. Per questo», ha evidenziato Boito, «è auspicabile dare il via a una campagna multimediale sostenuta dal privato, ma anche dalla Provincia, per pubblicizzare gli ambiti dove si può trovare lavoro subito».

Il capo di Certottica ha poi ricordato come sia necessario usufruire di risorse per realizzare questi progetti: «Bisogna partire dalle legge 18/1994 sulle aree di confine per dare respiro alle imprese. Sui fondi europei, inoltre, è auspicabile un tavolo di coordinamento pubblico-privato in provincia».

Per lo sviluppo del territorio, Boito ha sottolineato l’importanza di investimenti sulle infrastrutture su tre direttrici: «Lo sbocco a Nord dell’autostrada, l’asse Bolzano-Trento-Bassano e il miglioramento della viabilità agordina».

L’intervento del presidente di Certottica, ha seguito quello di Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre che ha illustrato la situazione economica del Veneto e in particolare di Belluno, fatta di un tessuto di piccole, medie e micro imprese «molto importanti per la coesione sociale». Mason ha invitato i bellunesi a smettere di piangersi addosso, «perché partecipate a pieno titolo allo sviluppo del Veneto come tutti gli altri territori». «Qui», ha precisato, «c’è un tessuto produttivo decisamente importante, ma con un limite: quello della monocultura dell’occhiale». E su questo ha incitato il territorio a far crescere anche altri ambiti, come il turismo «perché», ha detto, «gli imperi crescono, raggiungono l’apice, resistono, ma quando iniziano a passare di mano, potrebbero cadere. E, come è chiaro, il crollo di questo settore rappresenterebbe il tracollo totale del Bellunese». E poi: «Anche la specificità di un territorio non serve a nulla se non ci sono le teste per svilupparla».

La Cgia ha evidenziato come la crescita economica di Belluno sia migliore di quella del Veneto (+3,1% contro il +2,5%): «Da questa situazione bisogna partire per programmare il futuro», ha sottilineato il presidente della Provincia, Padrin, soddisfatto per le buone prestazioni dell’export. «Ma ora dobbiamo concentrarci sui consumi interni per far ripartire l’economia».

«Dobbiamo lavorare davvero sulla nostra immagine: basta piangersi addosso, rivendichiamo con fermezza ciò che ci spetta con un atteggiamento propositivo e positivo. Qui ci sono degli imprenditori leader a livello mondiale», ha detto il presidente provinciale, Padrin, sottolineando l’importanza «di far partire il turismo puntando sulla ricettività e sulla qualità» e dicendosi disponibile a «collaborare con enti ed istituzioni per trovare le figure professionali necessarie per le imprese».

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