Corte dei Conti, indagine su Modolo
Fondi alle Coop, il dirigente della Usl Dolomiti nel mirino della procura contabile

TREVISO. Anche la Corte dei Conti ha aperto un’istruttoria su Ca’ della Robinia, vicenda che vede nove persone (tra cui l’europarlamentare Remo Sernagiotto e l’ex dirigente dei Servizi sociali della Regione, Mario Modolo) indagate dalla Procura di Treviso per diversi reati tra cui quello di corruzione. E, grazie al lavoro della Guardia di Finanza di Treviso, la Corte dei Conti ha già messo nel mirino proprio Mario Modolo per una vicenda simile a Ca’ della Robinia. In queste ore la Procura contabile sta dunque collaborando con quella penale anche in attuazione del protocollo di intesa sottoscritto nel dicembre 2016 dai rispettivi procuratori, Michele Dalla Costa a Treviso e Paolo Evangelista della Corte dei conti regionale.
Dopo la giustizia penale, che si appresta a chiedere il processo per tutti e nove gli indagati, potrebbe arrivare il turno anche della magistratura contabile. Risale infatti al maggio 2015 la nota del governatore Luca Zaia inviata proprio alla Corte dei Conti e alla Procura di Venezia dopo che era divenuto pubblico il caso di Ca’ della Robinia, casale di Nervesa della Battaglia, acquistato con un contributo di 2,1 milioni per farne un’impresa agricola per l’occupazione di giovani disabili e, invece, successivamente inaugurato come birreria dopo un passaggio di proprietà.
La Procura di Treviso e della Corte dei Conti avevano quindi aperto un fascicolo per avviare i primi accertamenti sui finanziamenti a tasso zero concessi dalla Regione a cooperative sociali, per operazioni immobiliari legate a progetti che prevedevano l’inserimento lavorativo o l'assistenza a persone con disabilità, ex detenuti, categorie protette, ma che poi non avevano visto alcun ex recluso o persona disabile al lavoro. Si tratta del “fondo di rotazione” istituito nel corso del 2011.
Intanto la Procura contabile ha depositato e notificato anche due atti di citazione per due cooperative per questioni simili a Ca’ della Robinia: si tratta della cooperativa “4 Autism” di Vigonza (l’udienza è fissata per il 18 gennaio) e la Ipas di Monselice (udienza il 17 gennaio). Per quanto riguarda quest’ultima cooperativa si sono svolti accertamenti sui 4,2 milioni di prestito concessi all’Ipas per l'acquisto di un terreno e la realizzazione di un capannone a Monselice per lo stoccaggio e lavorazione delle merci, dove avrebbero dovuto lavorare ex-detenuti dei quali invece non c’era traccia. Per quanto riguarda la cooperativa “4 Autism” le contestazioni riguardano degli interventi a Pederobba. Ma chi doveva verificare in regione che i prestiti erogati andassero a buon fine? A dirigere allora il Settore servizi sociali della Regione Veneto era l’attuale dirigente dell'Usl di Feltre Mario Modolo, che ora è tra le persone citate dalla Corte dei Conti per quanto riguarda la vicenda della Cooperativa “4 Autism”.
Per quanto riguarda Ca’ della Robinia, invece di attuare il progetto costruendo un laboratorio artigianale per la lavorazione del latte, un forno del pane ed altri laboratori didattici, con i contributi pubblici fu realizzata una birreria.
(g.b.)
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