Corte dei Conti, verifiche su Largo Poste

Chiesti i documenti del park interrato. De Rogatis: «Il Comune ampezzano è sotto le lente dell’organo di controllo»

CORTINA. La Corte dei Conti vuole verificare i documenti inerenti il progetto di parcheggio interrato in Largo Poste, la municipalizzata Servizi Ampezzo e le spese inserite nel bilancio 2014. «Credo che il Comune di Cortina sia in cima alla lista dell’attenzione della Corte dei Conti», ammette il commissario straordinario Carlo De Rogatis, che guida l’amministrazione ampezzana dal 9 luglio, dopo le dimissioni dell’ex sindaco Andrea Franceschi e dei suoi consiglieri.

«La Corte dei conti fa il suo lavoro», precisa De Rogatis, «e ci ha chiesto documenti e informazioni su più fronti. Adesso stiamo predisponendo i documenti relativi al progetto del parcheggio in Largo Poste che ci hanno richiesto. Nei prossimi giorni depositeremo gli incartamenti e poi lavoreremo di concerto con questo organo per decidere come proseguire».

L’iter del park in Largo Poste è iniziato nel 2010, ma a oggi il cantiere vero e proprio non è ancora partito, con De Rogatis che sta valutando come andare avanti. Sul tavolo ci sono due ipotesi: la prima, quella che sembra la più accreditata, prevede di realizzare un solo piano interrato (dai tre ipotizzati inizialmente) e di mantenere la piazza come è adesso, con 72 posti auto disponibili; l’altra è lo stralcio dell’opera, operazione molto complessa e rischiosa, in quanto fino a oggi sono già stati spesi 2,5 milioni di euro per l’iter e i lavori di carotaggio e bonifica effettuati; inoltre, sono stati venduti 50 posti auto, con un incasso per la municipalizzata Servizi Ampezzo di 8,5 milioni di euro.

Ora che ci si avvia a prendere una decisione definitiva, tanti residenti, gli ex consiglieri di minoranza, le categorie economiche e turistiche del paese e il Comitato Civico Cortina tornano a chiedere di non realizzare l’opera su un terreno estremamente delicato, vista la presenza nel sottosuolo di numerose falde acquifere. «La situazione di Largo Poste come ho sempre detto», ribadisce De Rogatis, «è particolarmente complessa. Il procedimento è anche all’attenzione della Corte dei Conti, perché sono stati investiti soldi. Ma non è l’unico. I giudici stanno lavorando molto su Cortina. La Corte dei conti sta vagliando i bilanci della SeAm, le spese effettuate e i bilanci comunali. Per quanto concerne il rendiconto 2014, ci hanno inviato alcuni rilievi, alcune considerazioni su cose fatte all’epoca. L’organismo invita a prestare grande attenzione su una dozzina di punti. Per il momento, è bene sottolinearlo, non ci sono sanzioni, né riferimenti a sanzioni, o ad altre attività. Ma a noi non è nemmeno dato saperlo. Fanno il loro mestiere e quando iniziano a trovare tra una carta e l’altra qualcosa che attrae la loro attenzione, inoltrano delle richieste alle quali rispondiamo e allargano il ventaglio di indagine».

Per il 2014 la Corte dei Conti ha segnalato una serie di anomalie, relative a un’impennata di spese per pubbliche relazioni, convegni, mostre, studi di consulenza, pubblicità, acquisto di immobili e altro. «Io l’ho detto fin dall’inizio, quando a luglio sono subentrato e ho dovuto approvare il bilancio consuntivo dello scorso anno che non era stato portato in consiglio comunale», conclude De Rogatis, «alcune cifre le ho ridimensionate. Si è passati da un bilancio di 50 milioni di euro a uno di 30 milioni di euro. Alcune spese erano oltre i limiti imposti e le abbiamo riviste. Per la Corte dei Conti uno sforamento è tale sia che sia dell’1%, sia che sia che del 300%. Noi continueremo a collaborare con l’organismo di verifica. Sul tavolo ci sono varie richieste inerenti la SeAm e il progetto di Largo Poste. Ci hanno chiesto approfondimenti che daremo e attenderemo le risposte».

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