Cortina 1956: un’Olimpiade che ha segnato la storia

Il 26 gennaio di 65 anni fa i primi Giochi bianchi in Italia con il debutto di una donna nella lettura del giuramento e l’avvento pioniestistico della tv 

LA RICORRENZA

Cortina ha ricordato ieri i 65 anni dalle Olimpiadi del 1956, e ora guarda al futuro. In quell’ormai lontano 26 gennaio andò in scena la cerimonia di apertura dei VII Giochi olimpici invernali della storia. Alle 11. 30, lo stadio Olimpico fu teatro di un evento a suo modo storico, visto che per la prima volta a pronunciare il giuramento olimpico fu una donna, la sciatrice recentemente scomparsa Giuliana Chenal Minuzzo; un’edizione che fu anche la prima ad entrare negli schermi televisivi. Cortina, già conosciuta come la “regina delle Dolomiti”, era da tempo in attesa dell’evento. La città era stata infatti originariamente designata ad ospitare i Giochi olimpici del 1944, una data che, a causa del conflitto mondiale, fu poi riprogrammata a dodici anni di distanza. I Giochi Olimpici di Cortina del 1956, i primi in Italia, furono quindi visti allora come un simbolo di rinascita di un Paese che si rialzava dalle ceneri della guerra.

Cortina ospitò le prove dal 26 gennaio al 5 febbraio del 1956. Parteciparono a quell’edizione 820 atleti provenienti da 32 Paesi, che disputarono 24 gare. Gli atleti che si diedero battaglia furono 688 uomini e 132 donne.

L’Italia si piazzò all’ottavo posto del medagliere davanti alla Germania unita e dietro all’Unione Sovietica, e conquistò un oro e 2 argenti nella disciplina del bob. La medaglia d’oro fu vinta da Giacomo Luigi Conti e Lamberto Dalla Costa e i due argenti furono conquistati da Renzo Alverà, Eugenio Monti, Ulrico Girardi e Renato Mocellini.

L’evento a cinque cerchi accese i riflettori sulla bellezza della località e consacrò Cortina come destinazione turistica di portata internazionale. Sessantacinque anni dopo, Cortina è pronta per le sue seconde Olimpiadi, e dimostra quindi di essere ancora la sede ideale per gli eventi più importanti dello sport invernale. In un momento in cui il mondo trattiene il respiro, questa importante data regala la speranza di guardare al futuro, soprattutto disegnando un parallelo con il passato. Ieri mattina è arrivata anche la notizia che il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sull’autonomia del Coni. Il provvedimento arriva alla vigilia della riunione del comitato esecutivo del Cio che ha all’ordine del giorno la questione. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha immediatamente informato al telefono il numero uno dello sport mondiale, Thomas Bach, dell’approvazione del decreto. Malagò, ha detto al presidente del Cio che «la legge è ok, l’autonomia è salva». «Sono molto felice», è stata la replica di Bach. E sono felici soprattutto gli atleti, che ai prossimi Giochi potranno gareggiare con il Tricolore. —



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