Cortina 2017, un’altra gaffe: stretta di mano fra “sinistre”

Nuova polemica sulla campagna di marketing e sulla maxi affissione che sponsorizza la candidatura mondiale

CORTINA Fa di nuovo parlare di sé la campagna marketing di “Cortina 2017”. Da alcuni giorni fa bella mostra di sé in stazione la maxi affissione pensata dal gruppo marketing della candidatura di Cortina ad ospitare i Mondiali di sci alpino del 2017. Si è scelta una stretta di mano, un gesto simbolico che rappresentasse la collaborazione e il lavoro di squadra, sotto le Tofane e la scritta «Cortina 2017 è gioco di squadra». Un'idea che ha l'obiettivo di far capire come per i Mondiali il paese sia unito, collabori, faccia squadra. Un'idea che però da giorni è ridicolizzata da tanti visto che la stretta di mano è tra mani sinistre e non tra destre come vuole la consuetudine. Sui social network Facebook e Twitter i commenti si sprecano. Dopo che due anni fa per “Cortina 2015” si misero a pubblicizzare la candidatura le montagne di Madonna di Campiglio, ora si sbaglia mano. Ma non siamo cattivi. Ci sarà un motivo per il quale è stata scelta una stretta di mano mancina? No, non c'è.

Nessun richiamo alle usanze degli Scout che in segno di appartenenza al gruppo si salutano con la mano sinistra, nessun richiamo al fatto che il cuore sta a sinistra, non ci si arrampica sugli specchi, non serve, perché Cortina può ottenere i Mondiali. Ed è proprio il comitato “Cortina 2017” che per smorzare la polemica sul nascere invia una nota dove spiega che «l’obiettivo di Cortina 2017» con l’affissione che da qualche giorno ha trovato spazio in zona autostazione era di rappresentare «il lavoro di squadra». «Un messaggio semplice e diretto ai cuori delle persone», scrivono, «la candidatura è un gioco di squadra, un’occasione per Cortina, un cappello sotto il quale restare uniti, un progetto fatto di persone e di coinvolgimento. Un messaggio ambizioso. Forse troppo. Convenzionalmente ci si stringe la mano con la destra e non con la sinistra, ma una stretta di mano è pur sempre una stretta di mano, un gesto che racconta prima di tutto un’unione e un accordo. L’affissione ritrae due mani sinistre, il responsabile marketing e i grafici che hanno lavorato alla creatività sono d’accordo sul fatto che sarebbe stato forse più corretto e didascalico utilizzare due mani destre, ma una stretta di mano continua a essere una stretta di mano. Il Comitato ha deciso di non sostituire l’affissione, sarebbe poco appropriato in questo momento spendere dei soldi per cambiare un piccolo dettaglio in quella che rimarrebbe una stretta di mano, simbolica, a identificare la necessità per un Paese di lavorare insieme, fianco a fianco per portare avanti un progetto fondamentale».

Nessuno chiede che l'affissione venga modificata ma in tanti se la ridono. «In paese si sghignazza e purtroppo anche fuori Cortina», ammette il consigliere di “Cortina Dolomiti” Gianpietro Ghedina, «ancora una volta il marketing della candidatura ha commesso una clamorosa scivolata che dà un'immagine del territorio mediocre. L'approssimazione continua a regnare nel modo di portare avanti i lavori, c'è evidentemente poca professionalità da parte di chi gestisce il marketing; si sta lavorando male. Cortina per ottenere i Mondiali deve essere compatta e il messaggio lanciato ci trova pienamente d'accordo, ma sbagliare le mani è un errore grossolano che fa ridere tutti. Andrebbero utilizzate meglio le forze del territorio ed evitati questi errori che danneggiano l'immagine della candidatura».

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